Roberto Lagalla è la scelta attorno alla quale ieri c’è stata la convergenza di una coalizione spaccata, che vedeva da un lato il candidato di Forza Italia, Francesco Cascio.
In molti lo conoscono già per le sue cariche: prima da rettore all’Università degli Studi di Palermo, poi da assessore all’Istruzione del governo Musumeci. C’è però chi si starà chiedendo, in queste ore, qualche dettaglio in più circa l’uomo candidato a sindaco di Palermo che è riuscito a ricompattare – almeno al momento – il centrodestra in vista delle elezioni amministrative di Palermo.
Roberto Lagalla – sostenuto inizialmente dall’Udc e figura sulla quale è giunto l’endorsement dell’ex senatore Marcello Dell’Utri – è la scelta attorno alla quale ieri c’è stata la convergenza di una coalizione spaccata, che vedeva da un lato il candidato di Forza Italia, Francesco Cascio.
Laureato in medicina e Chirurgia
In realtà molti non sanno che, proprio come nel caso di Cascio, ha anche lui una laurea in medicina. Nato a Bari nel 1955 e trasferitosi a Palermo con la sua famiglia all’età di appena due anni, nel 1979 ha conseguito nel capoluogo siciliano la laurea in Medicina e Chirurgia. E, sempre all’Università di Palermo, nel 1983, diviene anche professore ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia.
Francesco Cascio, anche lui medico ed ex candidato sindaco, che si è ritirato ieri dalla corsa a Palazzo delle Aquile per agevolare l’unità del centrodestra, infatti, nel corso di un’intervista alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, su Rai Radio 1, ha tenuto a precisare “mi ritiro perché voglio curare questa città insieme a Lagalla. Solo un medico poteva curare il centrodestra e la città, quindi la prendo così”, ha detto parlando del suo ritiro volto alla cura del centrodestra, sempre più spaccato e frantumato fino a qualche giorno fa.
L’impegno di Lagalla nel mondo universitario
Sono numerosi però gli anni che hanno visto Lagalla impegnato nel mondo universitario: tra il 2001 e il 2006 è stato presidente del Polo universitario della provincia di Agrigento, poi dal 2008 al 2015 rettore dell’Università di Palermo.
Nel 2006 è nominato assessore regionale della Salute nella nuova giunta guidata da Salvatore Cuffaro, a seguito delle cui dimissioni, nel 2008, è stato costretto ad abbandonare il ruolo. Nel 2007 viene eletto all’Assemblea Regionale Siciliana e diviene deputato, dopo essersi candidato alle regionali con il suo movimento “Idea Sicilia”.
Dal 29 novembre 2017, fino alle sue dimissioni avvenute il 31 marzo del 2022 – al fine di candidarsi come sindaco di Palermo – ha ricoperto la carica di assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale nel governo Musumeci. Oggi la sua corsa a Palazzo delle Aquile è appoggiata dall’intera coalizione di centrodestra.
Per una città vivibile, pulita e a misura di cittadino
“Adesso tutti uniti con un unico grande progetto per far rinascere Palermo. Stiamo lavorando per una città vivibile, pulita e a misura di cittadino, per far riacquistare a Palermo la dignità che merita”, scrive il candidato sindaco nei suoi profili social.
“Felicissimo della convergenza su Lagalla, in vista delle amministrative di Palermo – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – la nostra forza politica ha fatto una scelta sin dal primo momento sul mio ex assessore e mi fa piacere che oggi consenta, ad un pezzo importante del mio governo, di poter diventare sindaco di questa città”.
Tiziana Franchina
