Da Taormina un messaggio per il rilancio del cinema - QdS

Da Taormina un messaggio per il rilancio del cinema

Da Taormina un messaggio per il rilancio del cinema

giovedì 08 Luglio 2021

Dalla 67^ edizione del FilmFest è arrivato un segnale di speranza per un comparto messo in ginocchio dalla pandemia. Una sfida vinta, che permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo

TAORMINA (ME) – Il grande cinema internazionale si è ripreso la città e la Sicilia. La serata di chiusura, sabato sera al Teatro Antico, ha calato il sipario sulla 67^ edizione del Festival del Cinema di Taormina, tornato al suo vecchio splendore dopo l’edizione 2020, che si era svolta prevalentemente in streaming a causa del Covid.

Tra le opere prime in concorso, proiettate sul grande schermo dell’anfiteatro greco-romano, a trionfare infine è stato il film “Next Door” del tedesco Daniel Brühl, che ha conquistato anche il premio come miglior attore. Agli italiani Roberto De Feo e Paolo Strippoli è andato invece, il premio per la miglior regia, con il film “A Classic Horror Story”, che ha rappresentato anche il debutto ufficiale di Netflix, nelle vesti di produttore, al FilmFestival della Perla. Tra le attrici il primo premio è andato invece, a Matilda De Angelis, intensa protagonista di “Atlas”.

“È stata una sfida vinta insieme a tutta la Sicilia e alla città di Taormina, quella di riportare il cinema sul grande schermo condividendo la bellezza del Teatro Antico”, hanno dichiarato i direttori artistici Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia, aggiungendo che “questa edizione è stata il segno e il senso della ripartenza”.

Organizzato ancora una volta dalla società di media service catanese Videobank (concessionario per conto della Regione siciliana), e sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia, la storica rassegna taorminese ha così dato il suo segnale a un settore duramente colpito dalla crisi economica legata alla pandemia, dopo che già lo scorso anno era stato tra i pochi festival al mondo a decidere di non chiudere.

Oltre ai premi legati al concorso, il palcoscenico del Teatro Antico – davanti a un pubblico contingentato di circa 1.600 persone – ha celebrato anche le eccellenze dello spettacolo, rinnovando la consegna dei Taormina Arte Awards: alla cantautrice Francesca Michielin per la musica, ad Anna Ferzetti per la versatilità del suo talento artistico, e a Ferzan Özpetek per la sua storia cinematografica, a vent’anni dal successo de “Le fate ignoranti”. Assegnato anche il premio Enit (Agenzia nazionale del turismo) a Gianluca Jodice, sceneggiatore e regista de “Il cattivo poeta”. Un Festival che ha coinvolto inoltre, per la prima volta, tutta la Sicilia grazie alla collaborazione con l’Anec, che ha consentito una fruizione allargata delle pellicole, attraverso la proiezione di alcuni titoli in contemporanea in numerose altre sale delle principali città siciliane, incluse le serate di apertura e chiusura. Una scelta voluta per dare un sostegno concreto ai cinema dell’Isola.

La settimana cinematografica taorminese ha vissuto tanti altri momenti importanti, a partire dall’assegnazione del “Premio Nino Manfredi”, consegnato a Massimo Ghini, deciso come ogni anno dai giornalisti cinematografici della Sngci, nell’ambito della serata dedicata alla consegna dei Nastri d’Argento. Un Festival che ha esaltato in tutti i modi la Sicilia e le sue eccellenze, a partire da un commosso ricordo di Franco Battiato, eseguito nella prima serata dal cantante Luca Madonia, ma anche attraverso la mostra fotografica “Cinema e Legalità”, allestita alla Casa del Cinema sul Corso Umberto e dedicata allo scrittore Leonardo Sciascia nel centenario della sua nascita. Omaggio anche all’astronauta siciliano, Luca Parmitano, con la proiezione di “Space Beyond” e al celebre viaggio siciliano di Goethe con il docufilm “Sulle tracce di Goethe in Sicilia”.

Non poteva infine mancare il regista siciliano Giuseppe Tornatore, che ha chiuso il programma della 67^ edizione con la riproduzione del documentario “Lo schermo a tre punte”, finanziato dalla Sicilia Film Commission. Girato nel 1995, è un’antologia che mette insieme frammenti di pellicole diverse, mostrando tutto ciò che il cinema negli anni ha detto dei siciliani.

Twitter: @MassimoMobilia

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