Dai gelati alla benzina, quanto ci costerà questa estate - QdS

Dai gelati alla benzina, quanto ci costerà questa estate

Dai gelati alla benzina, quanto ci costerà questa estate

Redazione  |
giovedì 10 Agosto 2023

Consumerismo No Profit e Facile.it: rincari da ogni fronte, dai prezzi di treni e aerei a quelli degli stabilimenti balneari.

ROMA – È tempo di vacanze, ma non per tutti; sommando chi ancora è indeciso e chi già è sicuro di non fare le valigie, sono quasi nove milioni gli italiani che quest’anno potrebbero restare a casa per motivi economici. Tra i forzati delle città soprattutto i giovani: più di 1 su 2, circa il 53,8% degli under 24, infatti, quest’estate passerà la mano. Ma quali sono le voci di spesa aumentate? Risponde una ricerca di Facile.it e Consumerismo No Profit.

Treni e aerei

Se i prezzi dei treni risultino ancora in linea con i periodi precedenti e, tranne acquisti dell’ultimo minuto, i prezzi non hanno subito grandi oscillazioni enormi incrementi invece si sono registrati sul fronte voli, in alcuni casi anche di oltre il 50%. Per fare fronto al salasso l’indagine consiglia di non acquistare mai online durante l’orario di lavoro o nelle ore di punta, come le 20 ma di effettuare la ricerca possibilmente durante le prime ore del mattino e nei giorni feriali.

Benzina

Anche chi sceglierà di raggiungere la destinazione estiva con il proprio veicolo, dovrà fare i conti con possibili aumenti del prezzo del carburante. Secondo l’indagine di Facile.it e Consumerismo no profit , nell’ultimo periodo i prezzi di diesel e benzina sono cresciuti, con incrementi che, da giugno a fine luglio, vanno dal 6% al 12% per il diesel e dal 5% all’11% per la benzina. Considerando una percorrenza di circa 1.000 km e un’auto di fascia media, gli aumenti incidono per circa 5 euro, mentre nella modalità servito la spesa cresce di circa 13/14 euro. Ma i prezzi potrebbero essere ancora più elevati se ci si rifornisce in autostrada, dove solitamente le tariffe tendono ad essere più alte.

Hotel

I prezzi di hotel, B&B e case vacanza, in questo momento, hanno raggiunto il picco storico. Per una sola notte in B&B o hotel in due a Roma la spesa media si aggira intorno ai 150 euro. A Milano anche 180, e paradossalmente persino località fino a qualche tempo fa più economiche come Napoli e Palermo. Prenotare in largo anticipo, verificare le offerte in più periodi e chiamare direttamente la struttura, in molti casi ci fa risparmiare ,anche il 50%.

Stabilimenti balneari

La spiaggia libera piace poco agli italiani che non vogliono rinunciare al servizio del lettino e dell’ombrellone. Eppure una giornata in spiaggia libera può costare anche il 75% in meno di quanto non si paghi per uno stabilimento attrezzato. Due conti rapidi ci spiegano infatti come sarebbe da preferire l’opzione ‘spiaggia libera’: acquistando un ombrellone e due lettini, che potranno essere usati per più di una stagione, si potrà spendere poco più di 70 euro complessivamente mentre una sola giornata in una spiaggia attrezzata costa ormai mediamente tra i 30 e i 50 euro per due persone.

Telefonia

La telefonia mobile, si legge sempre nel rapporto Facile.it e Consumerismo no profit, sembra essere una dellepoche voci di spesa, se non addirittura l’unica, che non è cresciuta nell’ultimo anno e, anzi, il prezzo medio per una nuova Sim è calato del 17%. Nello specifico, chi attiva una nuova linea mobile oggi spende, in media, 8,7 euro al mese, mentre se si guarda alle migliori offerte, è possibile trovare operatori che offrono tariffe che partono da 4 euro al mese. Non solo si spende di meno, ma si ha a disposizione traffico dati superiore rispetto al passato; la tariffa media prevede 143 Gb dati (a fronte degli 86 GB rilevati dodici mesi fa).

Ristorazione

Attenzione al costo dei vini e degli alcolici, suggerisce l’indagine, che spesso determinano anche il 50% dell’importo del conto.

Gelati

Il prodotto tipico dell’estate, seppur noto per la sua dolcezza, sarà quest’anno particolarmente salato. Il gelato sta registrando sul territorio sensibili rincari dei listini. Consumerismo No profit, ha messo a confronto i prezzi dei gelati confezionati e in vaschetta nelle varie città italiane. Il prezzo medio dei gelati ha registrato in Italia a maggio un incremento medio del +22% rispetto all’anno precedente.

A pesare sui listini di tale prodotto è l’incremento dei costi delle materie prime, dalle uova allo zucchero alla frutta, ma anche il caro-energia che determina aggravi dei costi di produzione. A crescere sono sia i prezzi dei gelati in vaschetta venduti presso i supermercati, sia i prodotti confezionati che si possono trovare nei bar, ma anche coni e coppette delle gelaterie stanno subendo rincari sensibili, al punto che a Roma un cono piccolo da due gusti supera anche i 4 euro nelle zone più turistiche. Fare il gelato in casa può portare ad un abbattimento del costo fino all’80% rispetto alla gelateria. Per i ghiaccioli si può arrivare anche fino al 90%.

Prestiti

Sono la vera cartina tornasole della situazione economia. Le domande di finanziamento personale sono infatti in aumento e a determinare l’impennata sia le esigenze di liquidità che la necessità di far fronte a spese correnti o a imprevisti: causali queste di circa il 32% delle domande di prestito presentate che in media puntano ad ottenere un “tesoretto” di non meno di 7.600 euro. E anche per il credito al consumo, i tassi nell’ultimo anno sono saliti; per i prestiti personali, secondo Facile.it, il tasso medio (Tan) disponibile online per un finanziamento da 10.000 euro da restituire in 5 anni è salito del 22%.

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