(Teleborsa) – S&P Global Ratings ha presentato oggi l’Outlook 2024 per il credito globale e per l’economia dell’Eurozona e dell’Italia oltre che per le emittenti Corporate ed il settore bancario italiano.
“Nel 2024 ci si attende di vedere gli effetti pieni del post-pandemia”, ha affermato Barbara Castellano, Managing Director di S&P Global Ratings, spiegando “il post pandemia ha portato dei cambi strutturali e questi sono adesso visibili nelle economie. Il cambio più macroscopico è stato il rialzo dei tassi di interesse, che noi riteniamo sia oramai strutturale e quindi avremo nel corso di quest’anno un’attenzione particolare al tema dei rifinanziamenti”.
“I rifinanziamenti sono particolarmente rischiosi per i rating più bassi. Globalmente l’ammontare di debito per Rating che sono B- meno o inferiori è pari a 1.200 miliardi, quindi questo è un tema rilevante, perché la difficoltà di rifinanziare può portare chiaramente a un innalzamento del tasso di default nel corso del prossimo anno”.
“Ci sono in questo momento degli elementi geopolitici ed economici che manteniamo monitorati perché se ci fosse un inasprimento delle situazioni di conflitto in essere nel mondo, questo potrebbe ovviamente essere un catalizzatore. Noi ci aspettiamo poi un soft landing per l’economia, ma se la situazione dovesse essere peggiore rispetto alle nostre attese, questo è un elemento che dovremo considerare e ricalibrare nelle nostre analisi”.
Renato Panichi, Senior Director di S&P Gobal Ratings ha approfondito il tema dei rating Corporate delle aziende Italiane. “Ci aspettiamo una stabilità del merito di credito delle aziende italiane, in linea con la media europea, anzi sotto certi aspetti anche meglio della media europea, nonostante è un contesto caratterizzato comunque da alcune sfide: pensiamo ai tassi di interesse elevati che cominciano a produrre i loro effetti sulle imprese, ai rischi geopolitici ed al rallentamento economico in Italia. Tutto sommato comunque ad oggi la maggior parte delle imprese italiane coperte da rating ha un outlook stabile“.
“Un aspetto da evidenziare – ha sottolineato l’esperto – è quello degli investimenti: le aziende italiane come quelle di gran parte d’Europa continuano a investire e questo è un trend fondamentale dal nostro punto di vista”.
“Nei prossimi 5 anni andrà un po’ ridisegnata la competitività delle imprese e dei sistemi Paese, soprattutto alla luce della transizione energetica e della digitalizzazione, quindi in questo senso è importante che si mettano un po’ i presupposti per essere competitivi e quindi continuare a investire”.
“La performance dei settori – ha aggiunto Panichi – sarà piuttosto differenziata: abbiamo visto alcuni settori che hanno performato peggio rispetto alle aspettative del mercato, in particolare il settore basic materials, ad esempio il settore chimico, a causa soprattutto alla discesa dei prezzi delle materie prime; ci sono stati invece altri settori che sono stati un po’ più resilienti nell’ambito dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo“.
Uno sguardo più mirato sul settore bancario ha evidenziato una certa solidità del settore. “Riteniamo che il sistema bancario italiano sia ben equipaggiato per fronteggiare un contesto economico probabilmente più difficile nel corso del 2024, ma abbastanza simile a quello che abbiamo visto nel 2023″, ha affermato Mirko Sanna, Lead Analyst di S&P Global Ratings.
“Ci aspettiamo un leggero deterioramento della qualità del credito durante l’anno”, ha proseguito l’esperto aggiungendo “è vero che nel corso del 2023 le banche italiane hanno ottenuto dei risultati migliori rispetto a quello che ci aspettavamo, probabilmente perché l’economia ha performato meglio, ma anche perché si sono visti gli effetti dei miglioramenti strutturali che le banche italiane hanno posto in essere nella gestione del rischio di credito”.
“Questo continuerà nel corso del 2024, riteniamo che il deterioramento della qualità del credito sarà gestibile e l’aumento delle perdite su crediti sarà più che compensato da un margine di interesse che rimane sostenuto anche se in leggera flessione nella seconda parte dell’anno”.
L’Outlook 2024 di S&P: cosa attendono gli analisti per l’Italia, le imprese e le banche
