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Salario minimo e pensioni, lettera di Landini a Meloni: convochi un incontro con le parti sociali

Teleborsa  |
29/08/2023 14:48

(Teleborsa) - Il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha inviato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una lettera con la richiesta di convocare "un incontro con le parti sociali comparativamente più rappresentative stipulanti contratti nazionali ed accordi interconfederali per verificare le condizioni di avvio di un confronto negoziale". Nella lettera Landini ha elencato anche le priorità del sindacato: "la reale tutela e crescita del potere di acquisto di salari e pensioni" e "il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici e privati".

"Ciò – ha specificato il sindacalista – sia in termini di risorse da inserire nella legge di bilancio, sia in termini di recupero dei ritardi nei rinnovi, sia in termini di intervento fiscale per sostenere aumenti salariali netti adeguati alla situazione inflattiva".

Landini ha quindi chiesto "una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata, certifichi la titolarità dei soggetti negoziali, assegni così valore generale di legge ai contenuti economici e normativi dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative, garantisca il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare i contratti che li riguardano e di poter eleggere le Rsu in ogni luogo di lavoro".

Quanto al discusso tema sul salario minimo, il Segretario generale della Cgil ha chiesto di "fissare una quota salariale oraria minima valida per tutti i contratti nazionali affinché nessuna persona che lavora possa essere retribuita con una paga oraria inferiore".

"È il momento di affermare la stabilità nei rapporti di lavoro e la parità di diritti tra tutte le persone che per vivere devono lavorare, ciò a valere anche nel sistema del lavoro in appalto", ha sottolineato, evidenziando inoltre la necessità di realizzare "un piano straordinario di assunzioni in tutto il settore pubblico (dalla sanità all'istruzione) comprensivo della stabilizzazione del personale ancora precario''.



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