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Giorgetti: debito “zavorra che toglie ossigeno a crescita”

Giorgetti: debito
(Teleborsa) – Il debito pubblico “è la zavorra di questo Paese che toglie ossigeno a ogni politica volta allo svilppo e alla crescita”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo a un dibattito ad Atreju. “L’Italia ha una forza intrinseca clamorosa – ha aggiunto – e questo è uno degli argomenti che ho sempre tirato fuori. L’economia italiana non si capisce solo dai dati e dai numeri. Ha una resilienza incredbile e questo deve essere promosso come valore”.



Nel quadro attuale “la politica è stata chiamata a dare una immagine si serietà e di responsabilità e noi l’abbiamo data”, ha aggiunto il Ministro. “Non siamo in un periodo normale e questo costringe chi è indebitato ad avere accortezza e attenzione. Cioè qualsiasi tipo di azione che fa il governo deve ispirare credibilità e serietà perché ogni 2 settimane risparmiatori e soggetti internazionali comprano il nostro debito e noi lo paghiamo in base all’affidabilità che abbiamo generato”. Una affidabilità, ha sottolineato, “certificata dalle agenzie di rating e su questo ho visto un sroprendente tifo contro molto diffuso in quest Paese”.

Il ministro ha anche sottolineato come l’imprenditorialità vada “dimessa al centro e coccolata. Dobbiamo tutelare l’imprenditore e convincere i giovani a diventare imprenditori. Per troppo tempo il lavoro pubblico o il non lavoro è stato portato a modello”ì. “La riforma fiscale riflette questa impostazione – ha aggiunto – andiamo a premiare il lavoro, la gente che lavora, che rischia e promuove sviluppo”.

Sul Superbonus: “lo paragono a Chernobyl, lo abbiamo sommerso sotto il cemento armato ma continua a produrre radioattività. Abbiamo trovato 80 miliardi di conto da pagare, dopo qualche mese siamo arrivati a 94 miliardi ed entro fine anno arriveremo a sfondare quota 100 miliardi da pagare”

“Possibilità che si arrivi a un’approvazione la settimana prossima? Le vedo scarse”, ha detto Giorgetti parlando delle trattative sulla nuova governance economica europea, nel corso del suo intervento a un dibattito ad Atreju. “Non ho niente contro la videoconferenza – ha aggiunto – ma che io chiuda un accordo che impegna l’Italia per i prossimi 20 anni in videoconferenza anche no, grazie. Quindi un Ecofin in presenza sarebbe meglio”.