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RDC si divide in tre: arrivano GIL, PAL e GAL

RDC si divide in tre: arrivano GIL, PAL e GAL
(Teleborsa) – Garanzia per l’Inclusione (Gil), Prestazione di Accompagnamento al Lavoro (Pal) e Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal). Queste le misure che prenderanno il posto del Reddito di Cittadinanza secondo quanto prevede una bozza del decreto di riforma del Rdc. Il provvedimento, per ora di 40 articoli, conterrà altre misure sul lavoro e probabilmente sarà anche veicolo per introdurre le misure sul taglio del cuneo annunciato di recente dal Governo. La bozza prevede anche un inasprimento della sanzioni per dichiarazioni false e truffe con pene fino a 6 anni di carcere. Nel testo anche le altre novità sul lavoro: dagli sgravi fiscali per le assunzioni stagionali ad un alleggerimento delle rigidità previste per le causali nei contratti a termine.

Il cuore del provvedimento rimane centrato sul superamento del Reddito di Cittadinanza. La Gil entrerà in vigore dal primo gennaio 2024, avrà un costo annuo per lo Stato di poco superiore a 5,3 miliardi e di riguarderà circa 709mila nuclei familiari. Il beneficio arriva fino a 6mila euro l’anno, vale a dire 500 euro al mese (aggiornato alla scala di equivalenza) e può essere integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. I versamenti avranno cadenza mensile e passeranno sulla “Carta di inclusione”.

Per aver diritto al sussidio, il nucleo familiare dovrà avere almeno un componente che sia minore, o over 60, o con disabilità o invalidito civile. Inoltre dovrà essere residente in Italia da almeno cinque anni (di cui gli ultimi due in modo continativo), avere un Isee non superiore a 7.200 euro, un reddito familiare non superiore a 6mila euro annue, un patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa, non superiore a 30mila euro, un patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro, non deve possedere navi, imbarcazioni da diporto, auto superiori a 1.600 c.c. o moto sopra i 250 c.c. Il sostegno durerà 18 mesi, poi dopo una pausa di un mese, sarà rinnovato ogni 12 mesi e a partire dal 2026 verrà parametrato all’inflazione. Se un componente del nucleo trova un impiego da dipendente questo resta compatibile fino a un massimo di 3mila euro di stipendio. Per i precettori del Gil parte un percorso di inclusione sociale e di avvio ai centri per l’impiego se è occupabile. Chi non si presenta ai servizi sociali o per il lavoro, senza giustificato motivo, decade dal beneficio. Decade dal beneficio anche chi non accetta un contratto di lavoro, ma il lavoro proposto deve avere una remunerazione non inferiore al minimo salariale, avere una durata superiore a 30 giorni e nel caso di contratto a tempo parziale deve essere di almeno il 60% dell’orario a tempo pieno.

Benefici sono anche previsti per il datore di lavoro: per le assunzioni a termine è previsto uno sgravio contributivo del 50% per 12 mesi, per le assunzioni a tempo indeterminato lo sgravio sarà del 100% e la durata di 24 mesi. Una mini Gil è prevista per i nuclei familiari (single compresi) in situazione di povertà ma che non rispecchiano le condizioni appena elencate e che quindi si trovano in un età fra i 18 e i 59 anni. In questo caso la misura è prevista per non più di due soggetti a nucleo familiare, il sussidio è di 350 euro al mese, ma in caso di due precettori al secondo spetta la metà, cioè 175 euro al mese.

Per i beneficiari del Rdc che al momento della scadenza dei 7 mesi di sussidio previsti per quest’anno, hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva, arriva la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal).