(Teleborsa) – Arriva il quarto emendamento annunciato dal governo sulla manovra. La proposta di modifica rimodula i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto prevedendo una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi (su un totale di circa 11,6 miliardi al 2032). Le risorse risparmiate dallo Stato vengono recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.
Previsto, dalla manovra, anche un fondo di 15 milioni da destinare ad aiuti per il territorio di Caivano. “Si prevede – si legge nella relazione tecnica alla proposta di modifica – la destinazione di un importo fino a 15 milioni di euro a favore di una nuova area di crisi industriale insistente sul territorio comunale di Caivano, attingendo alle risorse già destinate alle aree di crisi industriale non complessa”.
L’ultimo degli emendamenti del governo alla manovra introduce anche un incremento di 600 milioni delle risorse per i contratti di sviluppo nel settore industriale. Il rifinanziamento complessivo, spiega la relazione tecnica, risulta pari a 1.000 milioni di euro, e sarà così distribuito: 190 milioni nel 2024, 310 nel 2025 e 100 milioni per ogni anno fino al 2023. La copertura finanziaria è garantita attraverso la riduzione di 300 milioni di euro del fondo per lo sviluppo dei microprocessori, e di altri 300 milioni del fondo per l’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo).
Un comma dell’ultimo emendamento depositato dal governo alla manovra prevede anche fondi per 18 milioni nel 2024 alla società Sport e Salute “al fine di assicurare l’adeguamento alle prescrizioni tecnico-scientifiche dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per l’acquisto, la riqualificazione e l’allestimento della sede”.
Al momento non ci sarà nessuna modifica al Superbonus, come riportato dalla nota del ministero dell’Economia e delle finanze, che esclude infatti (e smentisce) “qualsiasi ipotesi di proroga del superbonus circolata in queste ore e pubblicata da alcuni organi di stampa”.
La manovra “è seria, frutto di una politica di bilancio seria, come ha detto la presidente del Consiglio”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti entrando in Aula alla Camera dove è in corso il dibattito dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. “Quindi niente proroga del Superbonus“, aggiunge interpellato in merito dai cronisti.
Manovra, Ponte sullo Stretto: rimodulati i fondi
