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COP28, Perdsaud: “Ritardo transizione motivato da necessità di capitali in anticipo”

COP28, Perdsaud:
(Teleborsa) – “Una delle ragioni per cui non stiamo facendo abbastanza in termini sia di mitigazione che di adattamento è la mancanza di finanziamenti. La trasformazione verde o la resilienza sono ad alta intensità di capitale, è necessario disporre di molto denaro in anticipo. E il costo del capitale è molto alto nei paesi in via di sviluppo“.

E’ quanto affermato da Avinash Persaud, Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico per le Barbados e Advisor per la Prima Ministra Mia Mottley, nella serie di video-approfondimento realizzata da Fondazione Eni Enrico Mattei, presente alla COP28 con i propri ricercatori, che stanno seguendo i lavori della Conferenza



“Se guardiamo a dove stiamo facendo progressi è nei paesi sviluppati – aggiunge l’esperto – non in quelli in via di sviluppo perché il costo del capitale è più basso. Ma se guardiamo da dove verrà la futura domanda di energia mondiale è in tutti questi paesi in cui non c’è molto progresso nella trasformazione verde, perché appunto il costo del capitale è troppo alto”.

“Ecco perché la finanza si è spostata dall’essere alla periferia di questo dibattito, ad essere al centro del problema del cambiamento climatico. I Paesi ricchi sono diventati ricchi mettendo gas climalteranti nell’atmosfera, ma il luogo da cui la nuova domanda di energia arriva sono i paesi poveri. Hanno però bisogno di 2400 miliardi di dollari l’anno per fare questa trasformazione. Con tutto l’aiuto del mondo si potrebbero avere 200 miliardi di dollari. Quindi avremmo bisogno di qualcosa che è 12 volte il totale di aiuti del mondo”, conclude Persaud.

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