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Elettricità, Arera: bolletta in tutela quasi invariata (+0,4%). La delusione dei consumatori

Teleborsa  |
28/06/2023 18:07

(Teleborsa) - Bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela sostanzialmente invariata (+0,4%) nel terzo trimestre del 2023. È quanto si legge in una nota pubblicata da Arera. Per il prossimo trimestre confermato il rafforzamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), come previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 27 giugno. Intervento che si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma dell'azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.

I prezzi delle materie prime sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022. L'andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all'ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un'offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità. La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all'indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi. Per il trimestre estivo, pur non ravvisandosi particolari tensioni nel mercato europeo, l'aumento delle temperature e il conseguente aumento della domanda potrebbero determinare un rialzo dei prezzi, soprattutto qualora la domanda di GNL dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) dovesse mostrare segnali di forte recupero.

In questo quadro, nel secondo trimestre 2023, nonostante un prezzo della CO2 rimasto sostenuto, anche le quotazioni all'ingrosso dell'energia elettrica (PUN) si sono mosse al ribasso: registrando, in base ai dati di preconsuntivo, un calo del 27% circa rispetto al primo trimestre 2023. Le previsioni attuali indicano una sostanziale stabilità dei prezzi per il terzo trimestre 2023. "Siamo in una fase molto delicata e molto difficile da 'leggere', in prospettiva del prossimo inverno. Il recente aumento di alcuni indicatori ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità. - afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini - Restano fondamentali le soluzioni di risparmio ed efficienza energetica che, come consumatori, possiamo adottare per influenzare la domanda e quindi i prezzi".

In base al metodo di calcolo introdotto lo scorso luglio dall'ARERA (delibera 374/2022/R/gas) il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di giugno, verrà pubblicato il prossimo 4 luglio 2023 (secondo giorno lavorativo, dopo la fine del mese di riferimento).

La dinamica dei prezzi all'ingrosso nell'ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023) sarà di circa 1.150 euro, +7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° ottobre 2021- 30 settembre 2022). Rimane quindi ancora rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie. Questi vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un ISEE valido nel corso del 2023 ed entro la soglia di 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico). A tal proposito si ricorda che l'ISEE ha una validità coincidente con l'anno solare ed è quindi importante ripresentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere la certificazione per il 2023.

Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l'energia elettrica la variazione del +0,4% del prezzo finale della famiglia tipo, che risulta così di 23,85 centesimi di euro al kWh, è sostanzialmente legata al lieve incremento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell'energia elettrica (+1.7%), cui si aggiunge un leggero aumento della componente PD a copertura dei prezzi di dispacciamento (+0,7%), con una riduzione della componente PPE per il corrispettivo di perequazione (-1,3%) e una riduzione degli oneri generali di sistema (-0,7%). Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).

"Non possiamo che essere delusi dall'incremento delle tariffe che, seppur di modesta entità, arriva nel momento peggiore per gli italiani – ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – La crescita delle bollette dello 0,4% equivale ad una maggiore spesa da +2,6 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe attuali, ma occorre tenere presente che nei mesi caldi le famiglie fanno maggiore uso di elettrodomestici che consumano parecchia elettricità. L'impatto della decisione di Arera sulle tasche dei consumatori che rientrano ancora nel mercato tutelato sarà quindi decisamente più elevato".

"Una delusione. Data la riduzione del prezzo del Pun registrata nel secondo trimestre rispetto a quello precedente e del prezzo del gas nei mercati all'ingrosso, speravamo in un ribasso. Invece arriva un aumento che, per quanto minimo, scatta proprio ora che, per via dell'accensione dei condizionatori, si registrano i picchi dei consumi elettrici. Insomma, una pessima notizia", ha affermato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Se si confrontano le nuove tariffe che scatteranno a luglio con quelle in vigore nello stesso trimestre del 2021, le famiglie si ritrovano a pagare bollette della luce più care in media del 4,2%, con una maggiore spesa pari a circa +26 euro annui a nucleo – ha analizzato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Questo nonostante il PUN, ossia l'indice che consente di valutare il prezzo nel mercato all'ingrosso dell'energia elettrica in Italia, sia tornato a giugno 2023 agli stessi valori di giugno 2021, ossia 0,084 €/kWh, e malgrado tutti gli interventi per alleggerire le bollette adottati negli ultimi due anni dal Governo, fattori che avrebbero dovuto portare ad un contenimento delle tariffe per il III trimestre del 2023".



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