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Eurozona, indici PMI in miglioramento ma Germania resta "malato d'Europa"

Teleborsa  |
01/09/2023 09:23

(Teleborsa) - Migliora leggermente il settore manifatturiero dell'eurozona, che resta però in contrazione nel mese di agosto, a causa della forte contrazione degli ordini ricevuti. Al palo resta soprattutto la Germania, che si confrma il "malato d'Europa".

Seocondo l'indagine HCOB PMI-S&P Global, l'indice PMI manifatturiero di agosto è salito a 43,5 punti, rispetto ai 42,7 punti del mese precedente, ma risulta in leggero calo rispetto ai 43,7 punti del consensus. L'indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma così al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra recessione ed espansione.

A livello nazionale, il PMI in Italia è salito a 45,4 punti dai 44,5 precedenti, ma risulta sotto il consensus (46 punti). La Spagna registra un peggioramento a 46,5 punti dai 47,8 del mese precedente e sotto i 48,8 attesi, mentre il dato della Francia si è attestato a 46 punti dai 45,1 precedenti e si posiziona al di sotto dei 46,4 attesi. Il PMI della Germania invece è salito a 39,1 punti rispetto ai 38,8 precedenti, centrando le attese.

Il volume dei nuovi ordini ricevuti - spiega S&P Global che cura l'indagine sui direttori acquisto della Zona Euro - dalle imprese manifatturiere dell'eurozona ha continuato a crollare un ritmo che raramente è stato superato nei 26 anni di storia dell'indagine. Lo stesso vale per le nuove attività di esportazione (incluso il commercio intra-eurozona), con le aziende che hanno faticato ad attirare nuovi ordini da clienti al di fuori dei propri confini. Nel frattempo, ad agosto i livelli occupazionali nel manifatturiero dell'eurozona sono diminuiti per il terzo mese consecutivo. Sebbene il tasso di riduzione dei posti di lavoro sia stato solo marginale, si è trattato comunque di una netta inversione di tendenza rispetto al generale andamento avutosi tra l'inizio del 2021 e la prima metà di quest'anno.

"Questi numeri non sono così terribili come potrebbero sembrare a prima vista", commenta Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, aggiungendo "il motore della flessione è stato il ciclo di destoccaggio. Tuttavia, ci sono timidi segnali che indicano che questo processo si sta avvicinando alla fine, dato che ad agosto le aziende hanno ridotto la tendenza di riduzione delle scorte degli acquisti". "La Germania - sottolinea - resta un'eccezione negativa tra le grandi economie dell'euro. Questo alimenterà la discussione sul fatto che la Germania sia il malato d'Europa, anche se la nazione continua a essere una tra le economie più diversificate".

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