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“Ho fiducia nell’Italia”, gli auguri di speranza del Capo dello Stato

(Teleborsa) – “Quello che stiamo vivendo è un tempo, per un verso, affascinante, di grande cambiamento ma anche difficile, travagliato, per più aspetti drammatico“. Lo ha affermato, nel suo lungo discorso, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando le alte cariche dello Stato.



“il post pandemia, con gli effetti prodotti a tutti i livelli nelle nostre comunità, da quelli umani a quelli economici, sociali e psicologici, soprattutto per i più giovani. Le guerre. Quella che da due anni coinvolge l’Europa e che, con la inammissibile aggressione dell’Ucraina da parte della Russia – con un immenso numero di vite umane perdute e immani distruzioni inferte al territorio – ha improvvisamente sgretolato la certezza che la pace nel nostro continente, dopo la tragedia dei due conflitti mondiali, fosse acquisita una volta per tutte. La guerra che, da settimane, infiamma il Medio Oriente, con la sanguinosa e brutale aggressione terroristica di Hamas a Israele e con le azioni militari a Gaza, che stanno costando un numero inaccettabile di vittime civili, in uno scenario che rende sempre più grave la condizione umanitaria in quei territori”

“Gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, che, nel corso di quest’anno, abbiamo purtroppo toccato con mano, ancora una volta, vivendo la devastazione prodotta da alluvioni e inondazioni, come è accaduto in ampie zone di Emilia Romagna e Toscana”, prosegue il Capo dello Stato.

“Si allargano intanto i divari sociali: alle vecchie diseguaglianze se ne aggiungono di nuove, nei campi del digitale e della conoscenza. E stridono le gigantesche ricchezze appannaggio di pochi a fronte del disagio di tanti, con una distanza mai prima registrata né in Italia né altrove. Si tratta di fenomeni globali che entrano prepotentemente nella vita delle nostre comunità e in quella quotidiana di ciascuno”

Per questo il Presidente sottolinea che mai in questo periodo storico “nulla può essere dato per scontato. La pace innanzitutto. Ma anche la democrazia, i valori su cui si fonda. A cominciare dall’idea di libertà. Libertà di essere. Libertà di pensare e parlare. Libertà di accedere a fonti di informazione indipendenti, non manipolate. Il pluralismo non è mero confronto tra propagande. Libertà di concorrere alle decisioni. Libertà di agire. Libertà di muoversi. Libertà di dire no a ogni sopraffazione”.