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Patto salva-spesa, accordo in arrivo: si punta a coinvolgere anche i produttori alimentari

Teleborsa  |
08/09/2023 07:09

(Teleborsa) - I dati Istat sulle vendite al dettaglio di luglio confermano la sensazione di tanti consumatori di spendere sempre di più per comprare meno. Il calo del volume degli acquisti ha raggiunto il 4,5% su base annua ma la spesa è stata superiore del 2,7%. L'inflazione intacca il potere d'acquisto delle famiglie che sempre più ricorrono per i loro acquisti ai discount, in crescita del 10,5%. Domani intanto è previsto un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy con le associazioni dell'industria alimentare e dei beni di largo consumo che potrebbero rientrare nell'accordo sul trimestre anti-inflazione che prevede che, dal primo ottobre, un paniere di prodotti di prima necessità venga venduto a prezzi calmierati nei negozi, super e ipermercati aderenti, contrassegnati da un bollino tricolore.

L'accordo con le associazioni del commercio – le uniche ad aver firmato la pre-intesa del 4 agosto – dovrebbe essere ormai pronto e, secondo il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, "è probabile" che venga firmato all'inizio della prossima settimana. Prevede la possibilità per i negozi di partecipare con modalità flessibili, con iniziative come l'applicazione di prezzi fissi, iniziative sui prodotti a marchio del distributore o carrelli a prezzo scontato relativi a un paniere di prodotti alimentari o no relativi al cosiddetto carrello della spesa.

La novità più rilevante relativa all'accordo riguarda la partecipazione anche dei produttori. L'Ansa ha potuto visionare la bozza dell'accordo in cui si legge che le associazioni dell'industria "hanno manifestato la propria intenzione ad aderire ad un accordo con il ministero" che contempli la richiesta ai propri associati affinché venga adottato il blocco o il contenimento dei prezzi nel trimestre anti-inflazione, "dando corso a specifici accordi tra le aziende produttrici e le catene distributive". Il confronto infatti prosegue. Oggi (venerdì 8 settembre) al Mimit sono attesi i rappresentanti dell'industria alimentare: parteciperanno al confronto Federalimentare, Centromarca e Ibc, che il 4 agosto si erano rifiutate di firmare il protocollo di intesa raggiunto dal Mimit con le rappresentanze del commercio.

Assoutenti ha dichiarato che "perché funzioni realmente, il paniere salva-spesa deve vedere seriamente impegnate tutte le parti in causa, dal commercio ai produttori, e deve portare ad un sensibile ribasso dei prezzi". Un ribasso del 10% sui prodotti del carrello della spesa, stima l'associazione, porterebbe a risparmi di 4 miliardi, pari a oltre 155 euro per la famiglia media nell'arco del trimestre. Più scettica invece l'Unione Nazionale Consumatori che ha affermato che la bozza di intesa sono "parole includenti, generiche e prive di impegni precisi".

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