Rete Unica, arrivano le offerte migliorative delle due cordate
(Teleborsa) - La Rete Unica fa un nuovo passo avanti, più formale che concreto, con l'arrivo delle offerte migliorative di entrambe le cordate in lizza, da un lato quella che vede schierati CDP ed il fondo australiano Macquarie, già partners in Open Fiber, e dall'altro il fondo statunitense KKR, che in questa partita gioca da solo. Qualche novità era attesa per il 18 aprile 2023, data in cui scadeva la precedente offerta.
La prima a farsi avanti è stata CDP, la quale ha annunciato la presentazione a TIM di un'offerta migliorativa valida fino al prossimo 31 maggio, di cui non indica l'ammontare. "Il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti - si legge - ha dato il via libera alla presentazione di una nuova offerta non vincolante da parte di CDP Equity, congiuntamente a Macquarie Asset Management, migliorativa rispetto a quella presentata lo scorso 5 marzo, per l'acquisto della costituenda NetCo di TIM, che ricomprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle".
In seguito TIM ha ufficializzato con una nota l'arrivo di nuove offerte non vincolanti per la cessione della rete in capo a Netco, presentate, rispettivamente, dal consorzio formato da CdP Equity e Macquarie e da Kohlberg Kravis Roberts & Co.. "Le due offerte non vincolanti - fa sapere TIM - saranno esaminate dal Consiglio di Amministrazione di TIM nella riunione programmata per il prossimo 4 maggio, previa istruttoria del Comitato Parti Correlate".
Entrambe le note non hanno fatto cenno al valore delle due offerte, ma fonti vicine all'operazione hanno confermato che quella di CDP-Macquarie avrebbe un valore di 19,3 miliardi rispetto ai 18 precedentemente offerti, mentre KKR avrebbe messo sul piatto una cifra più alta pari a 21 miliardi rispetto ai 19 miliardi iniziali. Offerte che, purtroppo, risultano ancore ben al di sotto delle aspettative del socio di riferimento Vivendi, che punterebbe ad una valorizzazione di 31 miliardi, dicendosi disposta a trattare solo su cifre superiori ai 26 miliardi.
Ma di questo si saprà qualcosa di più domani, 20 aprile 2023, quando TIM riunirà l'assemblea dei soci, cui interverrà qualche rappresentante del socio di maggioranza.
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