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DiaSorin, sanzione CONSOB a società e AD per violazione obblighi informativi

Teleborsa  |
06/06/2023 05:45

(Teleborsa) - DiaSorin, multinazionale italiana attiva nel campo della diagnostica e inclusa nel FTSE MIB, ha comunicato che la CONSOB ha applicato una sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti della società per 100 mila in relazione alla contestata violazione degli obblighi informativi e, muovendo dai medesimi presupposti circa la presunta natura privilegiata delle informazioni oggetto della sanzione amministrativa, ha anche sanzionato l'AD Carlo Rosa.

La sanzione si riferisce alle informazioni rese note al mercato con i comunicati stampa diffusi il 10 marzo 2020 e il 7 aprile 2020 relativi al completamento degli studi per il lancio, rispettivamente, di un test molecolare e di un test sierologico per la diagnosi e l'identificazione della risposta immunitaria al SARS-CoV-2, informazioni che - secondo CONSOB - la società avrebbe dovuto classificare come privilegiate. Al riguardo, la società sottolinea che il suo comportamento è stato coerente con il passato, in quanto lo sviluppo di nuovi prodotti non era mai stato trattato come informazione privilegiata, nonché allineato a quello tenuto da altri operatori.

La CONSOB ha applicato nei confronti dell'AD Rosa, per presunta comunicazione illecita di informazione privilegiata, una sanzione amministrativa pecuniaria di 20 mila euro e la conseguente sanzione amministrativa accessoria obbligatoria consistente nella temporanea interdizione dallo svolgimento di funzioni di amministrazione, direzione e controllo di società quotate, per due mesi. A Rosa non viene contestata alcuna operazione di acquisto o di vendita di azioni DiaSorin, né tantomeno di avere operato o sollecitato altri ad operare sui titoli in maniera illecita

La società ha già impugnato il provvedimento sanzionatorio ad essa riferito e Carlo Rosa procederà tempestivamente ad impugnare, dinanzi alla competente Corte d'Appello di Milano, il provvedimento sanzionatorio che lo riguarda, al fine di ottenerne l'annullamento.

Il consiglio di amministrazione "conferma che il sistema di governance e di deleghe adottato dalla società è idoneo a garantire la piena operatività del business", si legge in una nota, e "rinnova la sua totale fiducia nel proprio amministratore delegato".

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