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Decreto caro-voli, compagnie aeree a Bruxelles: "si rischia effetto-valanga"

Teleborsa  |
17/08/2023 06:13

(Teleborsa) - Si allunga l'elenco delle lamentele dopo la stretta di Roma per fronteggiare il caro voli: non solo Ryanair, infatti, scende in campo l'associazione europea delle compagnie aeree, Airlines for Europe che si è rivolta alla Commissione Ue perché chiarisca "con l'Italia" l'impatto del decreto sul mercato europeo del trasporto aereo "libero e deregolamentato". In particolare, in scia ad un possibile effetto domino in altri Paesi, viene chiesto se il provvedimento non violi il diritto delle compagnie aeree di competere e fissare i propri prezzi e servizi. Per il ministero delle Imprese e del Made in Italy, però, le misure annunciate sono "pienamente in linea con le direttive europee in materia di tutela dei consumatori".





"La libertà dei prezzi è una componente fondamentale del successo del mercato unico europeo dell'aviazione - ha affermato da parte sua Airlines for Europe - e siamo preoccupati che il decreto legge in Italia contravvenga alle norme dell'Ue che garantiscono questa libertà e comprometta seriamente il mercato unico dell'aviazione. Abbiamo chiesto alla Commissione europea di affrontare le nostre preoccupazioni con le autorità italiane e di garantire il pieno rispetto delle leggi dell'Ue che regolano il mercato unico dell'aviazione in Europa".

Dal canto suo, la Commissione Ue si limita a confermare di aver ricevuto la lettera dell'associazione delle compagnie aeree europee Airlines for Europe: "La stiamo esaminando", afferma un portavoce dell'esecutivo comunitario. Per il resto, ribadisce la posizione già espressa sul decreto: "I servizi della Commissione hanno contattato le autorità italiane e si aspettano di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto della misura in questione", dice ancora.

Il Mimit intanto ribadisce di essere intervenuto dopo "fenomeni speculativi" evidenziati dal Garante della concorrenza nelle tratte da e verso la Sicilia. L'Enac, ha aggiunto, "ha appurato come il costo dei biglietti sia cresciuto in modo del tutto anomalo proprio in coincidenza con eventi catastrofali, come il deragliamento del treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello o dell'alluvione in Emilia-Romagna, quando non erano praticabili altri mezzi di trasporto". Il ministero ha quindi fatto quindi sapere di voler "tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi" emersi "proprio nei momenti di maggiore bisogno".

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