FMI: "I Paesi forti aiutino quelli più vulnerabili sul debito"
(Teleborsa) - I Paesi in una posizione relativamente più forte dovrebbero aiutare le nazioni vulnerabili, in particolare quelle in difficoltà debitorie. È quanto ha affermato la direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva, sottolineando che tale assistenza sarebbe particolarmente importante in un contesto di alti tassi di interesse e deprezzamento della valuta. "Abbiamo urgentemente bisogno di meccanismi globali più rapidi ed efficienti per fornire trattamenti adeguati sul debito a questi Paesi", ha detto Georgieva al Boao Forum 2023, nella provincia cinese di Hainan.
Una mossa che "avvantaggerebbe in modo significativo sia i debitori sia i creditori", mentre "la sua riuscita – ha proseguito Georgieva – eliminerebbe un'importante fonte di incertezza nel quadro globale". Georgieva ha anche affermato che i Paesi dovrebbero lavorare insieme per rinvigorire il commercio internazionale in modo equo affinché più persone possano beneficiare della globalizzazione e per diversificare le catene di approvvigionamento in base alla logica economica.
Stando ai risultati di studi condotti dagli esperti del Fmi il costo a lungo termine della frammentazione del commercio potrebbe arrivare fino al 7% del PIL globale e l'Asia, come regione altamente integrata, sarebbe la più colpita dalla frammentazione incontrollata. I governi devono anche proteggere le persone vulnerabili nei propri Paesi che sono state particolarmente colpite negli ultimi tre anni, in merito all'impatto della pandemia del Covid-19. "Ciò significa – ha concluso Georgieva – che la politica fiscale fornisce un sostegno mirato a coloro che ne hanno più bisogno o a coloro che sono più colpiti dall'insicurezza alimentare o dalla crisi del costo della vita".