(Teleborsa) - Gli investitori che scommettono in gran parte contro un aumento dei tassi di interesse da parte di Francoforte la prossima settimana "forse" sottovalutano la probabilità che ciò accada. Lo ha detto Klaas Knot, presidente della Banca dei Paesi Bassi e membro del Consiglio direttivo della BCE, in una intervista a Bloomberg.

"Continuo a pensare che raggiungere il nostro obiettivo di inflazione del 2% alla fine del 2025 sia il minimo indispensabile che dobbiamo raggiungere - ha affermato il banchiere centrale - Mi sentirei chiaramente a disagio con qualsiasi sviluppo che spostasse ulteriormente tale scadenza. E non mi dispiacerebbe molto se si spostasse un po' in avanti".

Secondo Knot, "abbiamo raggiunto la fase di rifinitura del ciclo di inasprimento" e "un inasprimento - un ulteriore aumento - è ancora una possibilità, ma non una certezza".

"È fondamentale nel processo di disinflazione verso il 2% entro la fine del 2025 che la crescita salariale rallenti visibilmente - ha spiegato nell'intervista - Se guardo agli attuali accordi salariali, sono ancora piuttosto lontani dalla compatibilità a lungo termine con un obiettivo di inflazione del 2% più mezzo punto percentuale di crescita della produttività".