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Israele, Netanyahu: raid su Gaza sono solo l’inizio

Israele, Netanyahu: raid su Gaza sono solo l'inizio
(Teleborsa) – Scontri a fuoco nella notte fra esercito israeliano e miliziani di Hamas. Due giornalisti locali sono stati uccisi e un altro ferito in un attacco aereo israeliano contro un edificio residenziale nella parte occidentale della Striscia di Gaza, secondo una dichiarazione dell’ufficio stampa governativo controllato da Hamas. I reporter Saed Al-Taweel e Mohammed Sabah sono rimasti uccisi nell’attacco aereo mentre stavano seguendo l’evacuazione di un edificio minacciato. Un altro giornalista che era con loro, Hisham Al-Nawajha, è rimasto ferito e sta attualmente ricevendo cure.

L’ufficio stampa ha affermato che Taweel e Sabah erano chiaramente identificabili come membri della stampa. Le forze di difesa israeliane affermano che stanno esaminando le notizie sull’accaduto. In un video online si vede il corpo di Sabah su una barella, vestito con un giubbotto antiproiettile blu con la scritta ‘stampa’.

Durante la notte sono stati circa 200 gli obiettivi colpiti dall’aviazione israeliana nella Striscia. Soprattutto – ha spiegato il portavoce militare – a Rimal e Khan Yunis. L’esercito israeliano considera i due luoghi “come centri terroristici” privilegiati di Hamas da dove sono diretti “un gran numero di attacchi terroristici contro Israele”. Tra gli obiettivi molte “residenze operative” di miliziani di Hamas e Jihad islamica.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’attuale bombardamento su Gaza è “solo l’inizio”. Netanyahu non ha precisato se ai raid seguirà un’invasione di terra. Il primo ministro ha aggiunto che Israele farà di tutto per liberare i prigionieri detenuti a Gaza, ma ha avvertito che “si stanno avvicinando giorni difficili” per Israele, che potrebbero creare le premesse per un conflitto che potrebbe richiedere settimane, o anche di più, per concludersi.

Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdolahian. Amirabdolahain avrebbe denunciato “l’indifferenza dell’Occidente verso le sistematiche atrocità che Israele commette contro i palestinesi”. “Se l’Europa e l’Occidente non avessero adottato un doppio standard e avessero cercato di mettere fine ai crimini di Netanyahu, la situazione in Palestina non sarebbe quella di oggi”, ha detto il ministro iraniano, invitando la comunità internazionale “a difendere i diritti dei palestinesi”. Amirabdolahian ha quindi ribadito che l’attacco lanciato da Hamas contro Israele “è una risposta alle misure estremiste e disumane adottate da Netanyahu e dal regime sionista contro il popolo palestinese negli ultimi mesi”.