(Teleborsa) - L'aumento della massa critica del mercato azionario italiano è "un obiettivo ineludibile e prioritario" e il Ddl Capitali in corso di discussione contiene "interventi condivisibili, in grado di influire positivamente sulla competitività del mercato dei capitali italiano". Lo ha affermato Patrizia Grieco, presidente di Assonime, nella relazione all'assemblea biennale dell'associazione. Tuttavia, questi interventi "rappresentano solo un primo passo, necessario, ma non esaustivo" e "le misure necessarie richiedono ancora più coraggio e ambizione", ha aggiunto.

Secondo Grieco, "occorre arginare i fenomeni di forum shopping e di listing shopping che rischiano di impoverire ulteriormente l'ecosistema" e "l'eliminazione dei gold plating e l'aumento dell'autonomia statutaria, intrapresi con il disegno di legge del Governo, possono essere resi più sistematici". Gli esempi fatti sono l'aumento della flessibilità nei sistemi di nomina degli amministratori e, con opportune tutele per gli azionisti di minoranza, l'uso del voto maggiorato nelle società già quotate.

Se la riforma del quadro normativo può svolgere un ruolo importante per potenziare l'offerta di capitale di rischio, la presidente di Assonime ha sostenuto che non bisogna dimenticare che "il sistema italiano soffre anche per una carenza quantitativa e qualitativa dal lato della domanda".

"Il sistema degli investitori istituzionali (fondi pensione, casse previdenziali, assicurazioni e fondi comuni) è ancora troppo piccolo e soprattutto troppo frammentato, incapace di canalizzare il grande risparmio - previdenziale ed assicurativo - delle famiglie italiane verso il mercato dei capitali e la Borsa in particolare - ha spiegato - Il peso del totale delle attività di questi investitori sul PIL è in Italia la metà rispetto alla Germania, un quarto rispetto alla Francia".

In questo senso, "la leva fiscale può rappresentare uno strumento importante per creare un adeguato sistema di incentivi. Occorre eliminare oneri impropri, quali la Tobin tax, e definire un sistema di agevolazioni coerente e stabile che incoraggi sia l'offerta sia la domanda di capitale di rischio spingendo gli imprenditori a tornare a vedere con favore la Borsa. Occorre anche promuovere l'offerta dei servizi ad alto valore aggiunto - come la ricerca sull'equity - necessari per un efficace funzionamento del mercato e per dare maggiore visibilità alle opportunità di investimento nelle PMI".

Grieco ha sottolineato che "l'esperienza dei PIR, i piani individuali di risparmio, mostra le potenzialità della leva fiscale nel favorire un maggior orientamento del risparmio verso gli impieghi produttivi, ma occorre intervenire per rendere questi strumenti stabili e prevedibili così da poter incidere sulle decisioni allocative".