Palermo, Salvini: "Aeroporto tornato all'operatività per le partenze dalle 12"
(Teleborsa) - "In questa calda mattinata di luglio, aggiornamenti sul fuoco a sud sull'acqua nord, l'aeroporto di Palermo che era stato bloccato fino alle 11 per un incendio è tornato all'operatività per le partenze da mezzogiorno. È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al convegno "L'Italia dei Sì. 2023-2032". Dopo una nottata passata "in contatto con i vigili del fuoco con i sindaci con i governatori" in mattinata il vicepremier aveva espresso l'auspicio di un tempestivo ritorno all'operatività dell'aeroporto di Palermo in uno scenario che vede "l'aeroporto di Catania che viaggia al 40%"
"Ho convocato una riunione oggi pomeriggio per accelerare il ritorno alla normalità. Ci sono problemi – ha aggiunto Salvini – sulle ferrovie al Nord. Sentito Fedriga (il governatore del Friuli), la Lombardia, il Veneto si sta lavorando senza sosta per riattivare la circolazione ferroviaria. Si contano già due morti e alcuni feriti e quindi stiamo lavorando per mettere in sicurezza edifici, strade e, soprattutto, cittadini e per ripristinare il servizio il prima possibile su buona parte della tratta ferroviaria. Durante la nottata e la prima mattinata per i temporali è stata rallentata, se non sospesa. Si sta già tornando a viaggiare ovviamente ringrazio tutti i volontari in primis i vigili del fuoco che stanno lavorando senza sosta da ore".
Passando dall'attualità dell'emergenza ai progetti per il Paese, Salvini ha affermato che per il Ponte sullo Stretto di Messina, "la manovra del prossimo autunno sarà quella che stanzierà alle cifre più importanti. Il costo massimo è di 13 miliardi e conto che si stia ampiamente al di sotto. Un costo che – ci ha tenuto a precisare Salvini – "è meno della metà di quello che fino ad oggi sta costando il reddito di cittadinanza che non lascia traccia sul futuro. Le regioni – ha aggiunto – saranno chiamate a dare il loro contributo, non si sa ancora quanti soldi hanno e conto che è che lo sappiano al più presto. Quindi i primi miliardi veri saranno in legge di bilancio".
Sul fronte delle telecomunicazioni Salvini ha posto l'accento sul "problema Tim, Open Fiber" e su "quanto il sistema Fs con le sue migliaia di chilometri di infrastrutture ferroviarie, le sue 2200 stazioni, potrebbe essere veramente la chiave di volta per evitare il trascinarsi di due situazioni imprenditoriali. Lo dico – ha aggiunto – col massimo rispetto dei mercati a borse aperte, però noi siamo a disposizione per essere proattivi e propositivi per mettere la rete ferroviaria infrastrutturale per cablare l'intero paese".
"Mi piacerebbe che fosse chiara l'idea che l'Italia – ha proseguito Salvini – sta ragionando in grande a medio lungo termine, abbiamo, avremo bisogno di fondi, anche privati nazionali e internazionali, perché contiamo che i prossimi cinque anni fra fondi europei ed energie italiane ci vedano vivere una rivoluzione come nel secondo dopoguerra, perché per Roma per Torino per Bolzano per Messina e per Milano il 2032 sarà un anno significativo da tanti punti di vista. L'obiettivo è che questo governo vada avanti per tutti cinque anni della legislatura e vedendo quello che accade nel resto d'Europa, penso le elezioni spagnole con un sostanziale pareggio, diciamo che la stabilità, la serenità, la continuità permette alla politica, le imprese di programmare a medio lungo termine".