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BCE, aspettative di inflazione sono diminuite “notevolmente”

BCE, aspettative di inflazione sono diminuite
(Teleborsa) – Le aspettative mediane di inflazione al consumo nell’Eurozona per i prossimi 12 mesi e per i prossimi tre anni sono diminuite “notevolmente”, mentre le aspettative di crescita del reddito nominale nei prossimi 12 mesi sono “leggermente aumentate”, mentre le aspettative di crescita della spesa nominale sono “diminuite ulteriormente”. È quanto emerge dal Consumer Expectations Survey della Banca centrale europea (BCE) riferito al mese di novembre 2023.

Inflazione

Il tasso medio di inflazione percepita negli ultimi 12 mesi è diminuito notevolmente al 7,0%, dal 7,8% di ottobre. Anche le aspettative mediane per l’inflazione nei prossimi 12 mesi sono diminuite, al 3,2% dal 4,0%, così come quelle per l’inflazione su tre anni, al 2,2% dal 2,5%. Le aspettative di inflazione, sia sull’orizzonte di un anno che su quello di tre anni, sono scese ai livelli più bassi da febbraio 2022, ben al di sotto del tasso di inflazione passato percepito. L’incertezza sulle aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi è leggermente diminuita. L’andamento delle percezioni e delle aspettative di inflazione è rimasto strettamente allineato tra le fasce di reddito, sebbene gli intervistati più giovani (di età compresa tra 18 e 34 anni) abbiano continuato a segnalare percezioni e aspettative di inflazione inferiori rispetto agli intervistati più anziani (di età compresa tra 55 e 70 anni).

Reddito e consumo

I consumatori si aspettano che il loro reddito nominale nei prossimi 12 mesi cresca dell’1,2%, un tasso leggermente superiore a quello di ottobre (1,1%). Questo aumento è stato guidato dalle aspettative dei consumatori di età compresa tra 35 e 54 anni, mentre le aspettative dei consumatori più giovani (di età compresa tra 18 e 34 anni) sono rimaste stabili e quelle dei consumatori più anziani (di età compresa tra 55 e 70 anni) sono leggermente diminuite. La percezione della crescita della spesa nominale nei 12 mesi precedenti è rimasta stabile al 6,3%. Le aspettative di crescita della spesa nominale nei prossimi 12 mesi sono scese ulteriormente al 3,2%, dal 3,3% di ottobre e dal 3,4% di settembre. Questa diminuzione è stata generalizzata tra quintili di reddito e gruppi di età.

Mercato del lavoro e crescita economica

Le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono state leggermente meno negative, attestandosi al -1,2%, rispetto al -1,3% di ottobre. Le aspettative per il tasso di disoccupazione sui prossimi 12 mesi sono scese all’11,1%, dall’11,4% di ottobre. I consumatori continuano ad aspettarsi che il tasso di disoccupazione futuro sarà solo leggermente superiore al tasso di disoccupazione attuale percepito (10,7%), il che implica un mercato del lavoro sostanzialmente stabile. Il quintile di reddito più basso ha continuato a segnalare i tassi di disoccupazione attesi e percepiti più elevati.

Accesso all’abitazione e al credito

I consumatori si aspettano che il prezzo della loro casa aumenti del 2,1% nei prossimi 12 mesi, leggermente più alto rispetto a quello di ottobre (2,0%). Come nei mesi precedenti, le aspettative di crescita dei prezzi delle case sono più elevate per i gruppi a reddito più basso: le famiglie nel quintile di reddito più basso si aspettano una crescita maggiore di 1,2 punti percentuali rispetto a quelle nel quintile di reddito più alto. Le aspettative sui tassi di interesse ipotecari per i prossimi 12 mesi sono diminuite leggermente al 5,3%, dal 5,4% di ottobre, con le famiglie a reddito più basso che si aspettano tassi di interesse ipotecari più elevati. L’accesso percepito al credito nei 12 mesi precedenti si era leggermente attenuato rispetto al picco di ottobre, e si prevedeva che l’accesso al credito diventasse leggermente più facile nei prossimi 12 mesi anche a partire dal picco di ottobre.