Secondo Bertin, “è un mercato in continua evoluzione, che è caratterizzato da innovazione da un lato per semplificare l’accettazione dei pagamenti per gli esercenti lungo due grandi direttrici: c’è una continua prevalenza del software rispetto all’hardware e la trasformazione di oggetti di uso comune in terminali POS; è il caso del soft POS, con cui si può utilizzare il cellulare per accettare un pagamento. Dall’altro lato, l’altra grande direttrice è l’integrazione del software di pagamento in software per gestire la cassa e il negozio, consentendo una gestione integrata – ad esempio per un ristorante – del pagamento con gli ordini e i tavoli, del delivery e le consegne, quindi grandi benefici”.
“Innovazione è anche lato consumatore con una trasformazione del customer journey in cui il pagamento è sempre più integrato nel processo di acquisto – ha spiegato l’esperto – Si è passati dalla dematerializzazione della carta attraverso digitalizzazione in wallet e in wearable devices fino a pagamenti veramente invisibili, che avvengono con un click in una app”.
“La industry dei pagamenti è fortemente guidata dal tech – ha affermato Bertin – Sulla generative AI siamo in una fase esplorativa. Quindi tutti i principali attori stanno identificando primi use cases e applicazioni concrete, che vanno dalla generazione di contenuto personalizzato che potrebbe abilitare un marketing sempre più efficace, all’advanced analytics sempre più precisi che possano consentire una customer segmentation che genera più insight fino a chat bot personalizzati o banalmente riuscire ad analizzare informazioni che arrivano dai input in maniera molto più veloce”.
“In sintesi, ci aspettiamo una proliferazione di use cases e applicazioni concrete nei prossimi mesi e anni, in grado di trasformare progressi aziendali su diverse aree, da IT alle operation, marketing e via dicendo, quindi direi che il meglio deve ancora venire“, ha concluso il manager di Bain.
(Foto: Giovanni Ricciardi)
