(Teleborsa) – “Serve superare ogni rappresentazione dell’assetto federale dello Stato come apparato burocratico deputato alla gestione di una unione dei trasferimenti tra i territori”.
Lo ha detto il Ministro dell’economia Giorgetti nel suo intervento in video collegamento al Festival delle Regioni e delle Province autonome. “Serve lavorare per far cogliere il legame profondo tra assetto federale dello Stato e valorizzazione delle energie degli attori economici e dei territori. Questo nesso, tra federalismo e libertà, è il cardine per lo sviluppo del Paese attorno ai principi di sussidiarietà, emulazione e leale collaborazione”. “La complessità delle sfide che ci troviamo ad affrontare oggi – ha proseguito il Ministro – richiede, nel rispetto degli equilibri generali di finanza pubblica e delle regole europee, il superamento di un approccio top-down, per individuare soluzioni adeguate al contesto socio economico di riferimento e ai bisogni specifici dei territori, all’interno di una cornice comune, a iniziare dai principi costituzionali”.
Quanto alla realizzazione della riforma dell’Autonomia differenziata, per essere proficua “richiederà amministrazioni capaci di gestire bene le risorse disponibili e i servizi erogati, in modo da contemperare l’effettività dei diritti sociali costituzionalmente garantiti e l’uniformità dei livelli essenziali di servizio, con la necessaria sostenibilità della finanza pubblica”. . “In questo modo – secondo il Ministro – sarà possibile dare ai territori la possibilità di liberare risorse, grazie alla maggiore efficienza rispetto alla gestione centralizzata, con ricadute in termini di maggiore qualità dei servizi o minori esborsi da parte dei contribuenti”. A questo scopo, ha concluso Giorgetti “serve guardare alle stelle polari dei costi standard delle prestazioni, da un lato, e al livello essenziale delle prestazioni dall’altro”
Partecipando al convegno Insurance Summit organizzato da Ania, Giorgetti ha sottolineato che per potenziare gli investimenti infrastrutturali e per contrastare i rischi naturali e quelli legati al cambiamento climatico il governo sta lavorando a “un nuovo schema nazionale” con un ruolo rinnovato per le garanzie pubbliche. Il Ministro ha parlato della necessità di “un profondo rinnovamento nell’uso delle garanzie pubbliche” che “non devono più essere utilizzate per l’immissione a pioggia di liquidità nel sistema economico ma, anche imparando da ciò che ci hanno insegnato le esperienze del FEIS e di InvestEU, come strumenti selettivi, da utilizzare per ridurre gli assorbimenti di capitale e facilitare il crowding in di investitori privati nell’assunzione di posizioni subordinate in operazioni a elevata addizionalità. In questa nuova veste – ha concluso – la garanzia dovrà essere concessa unicamente per operazioni sostenibili e che, in assenza di quella copertura, non sarebbe possibile fare”.
I dati relativi ai rischi naturali in Italia e ai loro impatti economici “sottolineano in modo inequivocabile la necessità, per il nostro Paese, di aumentare in modo significativo la diffusione delle coperture assicurative”, ha proseguito il Ministro spiegando come, nel settore immobiliare, a fronte di un patrimonio (persone fisiche e imprese) stimato in circa 8.000 miliardi di euro, la quota assicurata è pari a solo 675 miliardi di euro. Circa il 9%, contro una media che, in Francia e in Germania, è intorno al 60%. “Sono numeri, questi – ha detto Giorgetti – che ci dicono quanto sia urgente agire. Serve porre le condizioni affinché le imprese industriali, le attività agricole e, progressivamente le famiglie, sviluppino la consapevolezza della necessità di schemi assicurativi di protezione dai rischi naturali catastrofali”. La possibile soluzione a questo problema, secondo Giorgetti, potrebbe essere “la stipula di polizze ‘multihazard’ che ricomprendano i rischi naturali insieme al rischio incendi, a cui dovrebbe accompagnarsi uno schema di controgaranzia in una logica riassicurativa, anche grazie al coinvolgimento di SACE”.
Da rischio climatico ad autonomia: Ministro Giorgetti indica le priorità
