Sviluppato in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e NOTOS Group, H.E.R.O. nasce da un investimento iniziale di 600.000 euro e rappresenta una soluzione tecnologica pensata per ridurre l’esposizione al rischio degli operatori nelle fasi più delicate dell’allestimento e della gestione dei cantieri.
“I compiti specifici sono essenzialmente le operazioni di montaggio e smontaggio dei cantieri stradali – ha raccontato Di Palma – Chiaramente la macchina è programmata e progettata per fare tutto. Può banalmente andare a recuperare uno pneumatico scoppiato, può ottemperare alle soluzioni di regolamentazione di viabilità, può intervenire e fare anche da uomo sentinella in caso di turbativa di traffico. Quindi la macchina veramente è pronta a 360° per affrontare quelli che sono tutte le nostre attività”.
“Faccio proprio un appello al Ministero dell’Infrastrutture dei Trasporti, ai nostri principali committenti-clienti Autostrade e ANAS, affinché lavorando tutti insieme a questo progetto si possa partire quanto prima, perché non è più concepibile che un uomo che esce a lavorare non ritorna più a casa”, ha sottolineato il CEO.
A livello tecnico, è dotato di percezione a 360° tramite 3D LiDAR e depth camera, mani prensili sensorizzate con force control, mobilità avanzata e una piattaforma di intelligenza artificiale che integra algoritmi di reinforcement learning, riconoscimento della segnaletica orizzontale, line following e localizzazione dei componenti di cantiere. Un aspetto centrale del progetto riguarda la collaborazione uomo-robot. H.E.R.O. non nasce per sostituire gli operatori, ma per lavorare al loro fianco, integrandosi nelle squadre operative e aumentando i livelli di sicurezza.
“Il robot viene prodotto in Cina dalla Unitree, che è stata la prima a commercializzarlo in Europa – ha detto il CEO – L’abbiamo comprato e l’abbiamo educato e programmato affinché potesse svolgere queste funzioni sui cantieri stradali”.
(Foto: Giovanni Ricciardi)
