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Ex Ilva: da CdA nuovo nulla di fatto, slitta tutto a inizio gennaio

Ex Ilva: da CdA nuovo nulla di fatto, slitta tutto a inizio gennaio
(Teleborsa) – Ancora un nulla di fatto nel corso del CdA odierno di Acciaierie d’Italia. Il board, che si è tenuto questa mattina, non ha preso alcuna decisione, riferiscono fonti vicino al dossier. Si attende ora un incontro tra i vertici degli azionisti dell’ex Ilva – Governo, Invitalia, ArcelorMittal – in programma a inizio gennaio che dovrà trovare una quadra. Il tema dell’aumento di capitale non dovrebbe rappresentare un problema, le distanze, che si auspica siano appianate dall’incontro tra gli azionisti, sarebbero sull’acquisto degli impianti.

Intanto, domani alle 16 i segretari generali di Fiom, Fim, Uilm e Ugl sono stati convocati a Palazzo Chigi sulla vertenza. Il confronto – che a questo punto si annuncia rovente – era in agenda dopo l’ennesimo rinvio dello scorso 20 dicembre quando il Governo aveva confermato l’intenzione di continuare a fare la propria parte e ha assicurato che sarà garantita la continuità aziendale.

Nell’occasione, i sindacati avevano contestato il rinvio dell’esecutivo. Benaglia della Fim aveva parlato di “un incontro difficile in una situazione drammatica dell’azienda, degli appalti e degli impianti di cui il Governo aveva poco consapevolezza. Un Governo unito, ma con l’idea di prendere tempo e discutere con calma con Mittal su cosa fare. Abbiamo chiesto – ha sottolineato Benaglia – che il Governi cambi passo”.

Parti sociali che premono, ormai da tempo, per una svolta, “non possono esserci più rinvii né dilazioni di tempo. Il futuro di questo paese si gioca ora e il governo deve percorrere una sola strada: nazionalizzare l’ex Ilva cacciando Arcelor Mittal. Lo chiedono i lavoratori, vessati da una dirigenza autoritaria e che non pensa né al loro lavoro né alla loro salute, lo chiedono Taranto e Genova su cui va pensato un modello di sviluppo compatibile con l’ambiente ma che sappia garantire l’occupazione”, hanno di recente dichiarato Sasha Colautti e Francesco Rizzo, dell’esecutivo nazionale Usb.