operatività. Questo luogo è appunto il Data Center, ovvero un edificio progettato e realizzato per ospitare in sicurezza una grandissima mole di calcolatori. In altre parole, il Data Center è l’infrastruttura abilitante per la digitalizzazione, senza il quale non può esserci crescita.
All’interno dell’evento “Data Center Economy: l’Italia a un punto di svolta”, sono state analizzate le effettive possibilità di investimento in un mercato che in Italia potrebbe valere fino a 15 Miliardi. Questo argomento è stato approfondito da Luca Dozio, di Consultorio Data Center: “I datacenter forniscono una base cruciale per grandi player come i fornitori di servizi cloud e social media. Queste infrastrutture sono necessarie per garantire livelli di servizio adeguati e supportano servizi di streaming. In futuro, Ok saranno fondamentali anche per tecnologie emergenti come il 5G e i servizi che richiedono bassa latenza, come potrebbe essere il caso della guida autonoma.”
I Data Center hanno quindi bisogno di una essere suddivisi in una rete ampia e ramificata per poter funzionare al meglio. La domanda di luoghi adatti a “collocare” le proprie macchine però è in costante crescita, ed attualmente si stanno costruendo strutture che vanno a soddisfare una domanda esistente e non presunta. Continua infatti Dozio:”Nel prossimo biennio, il mercato della collocation potrebbe quasi raddoppiare, a condizione che siano presenti le giuste condizioni. Le aziende del settore hanno già richieste da clienti per gli anni a venire, soprattutto in mercati emergenti come Italia, Spagna, e Svizzera.”
Se però le potenzialità sono molto importanti, anche le sfide non sono da sottovalutare e sono rappresentate soprattutto dalla burocrazia: “La mancanza di riconoscimento dei datacenter come infrastrutture strategiche, unita a procedure diverse a livello comunale, rallenta i tempi di costruzione e apertura. Questo rappresenta un ostacolo per gli investitori e influisce sul ritorno sull’investimento”. La regolamentazione poco chiara ed a tratti inesistente relativa è un problema anche per Marina Natalucci, ricercatrice di Osservatorio Data Center, che evidenzia come attualmente questi luoghi siano visti come dei normali edifici industriali, e non come delle vere e proprie infrastrutture:” Al momento, la normativa rappresenta più un impedimento che un’opportunità per gli investimenti nei datacenter in Italia. La complessità delle procedure burocratiche a livello locale e l’assenza di riconoscimento dei datacenter come infrastrutture strategiche rallentano la realizzazione di nuove strutture e influiscono negativamente sugli investimenti”.
