UE, Commissione propone norme per stimolare economia circolare nei rifiuti tessili
(Teleborsa) - La Commissione europea ha proposto un pacchetto di norme per rendere i produttori responsabili dell'intero ciclo di vita dei prodotti tessili e per sostenere la gestione sostenibile dei rifiuti tessili in tutta l'UE. L'iniziativa intende accelerare lo sviluppo del settore della raccolta differenziata, della cernita, del riutilizzo e del riciclaggio dei tessili, in linea con l'EU Strategy for Sustainable and Circular Textiles.
L'esecutivo UE prevede che l'aumento della disponibilità di tessili usati creerà posti di lavoro a livello locale e farà risparmiare denaro ai consumatori, oltre che attenuare nel contempo l'impatto della produzione tessile sulle risorse naturali.
La Commissione propone di introdurre regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) obbligatori e armonizzati per i tessili in tutti gli Stati membri. I programmi EPR hanno avuto successo nel migliorare la gestione dei rifiuti di diversi prodotti, come imballaggi, batterie e apparecchiature elettriche ed elettroniche. I produttori copriranno i costi di gestione dei rifiuti tessili, il che darà loro anche incentivi per ridurre i rifiuti e aumentare la circolarità dei prodotti tessili, progettando prodotti migliori fin dall'inizio.
Quanto i produttori pagheranno al regime EPR sarà adeguato in base alle prestazioni ambientali dei tessili, un principio noto come "ecomodulazione".
Queste norme semplificheranno inoltre per gli Stati membri l'attuazione dell'obbligo di raccogliere i tessili separatamente a partire dal 2025, in linea con la normativa vigente. I contributi dei produttori finanzieranno investimenti in capacità di raccolta differenziata, cernita, riutilizzo e riciclaggio.
Secondo dati forniti dalla Commissione, l'UE genera 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili all'anno. Abbigliamento e calzature da soli rappresentano 5,2 milioni di tonnellate di rifiuti, pari a 12 kg di rifiuti pro capite ogni anno. Attualmente solo il 22% dei rifiuti tessili post-consumo viene raccolto separatamente per essere riutilizzato o riciclato, mentre il resto viene spesso incenerito o messo in discarica.
"Questa proposta legislativa rappresenta un passo significativo verso un settore tessile più sostenibile e circolare, in linea con la nostra Textiles Strategy - ha commentato Virginijus Sinkevicius, commissario per l'ambiente, gli oceani e la pesca - Norme armonizzate in tutta l'UE creeranno condizioni di parità nel mercato unico e garantiranno l'applicazione del principio "chi inquina paga". Questa iniziativa guiderà gli investimenti nelle infrastrutture di riutilizzo e riciclaggio dei tessuti, creerà posti di lavoro locali e stimolerà l'innovazione in tutte le fasi del ciclo di vita dei tessuti".