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Scope, Italia è grande economia UE più vulnerabile in Climate Stress Test

Teleborsa  |
19/06/2023 15:27

(Teleborsa) - Lo stress test climatico sulle grandi economie europee effettuato da Scope Ratings mostra che l'Italia è il paese più vulnerabile, mentre la Germania invece presenta meno rischi.

È quanto si legge nei risultati del Macroeconomic Climate Stress Test (MCST) di Scope ESG, che esamina i rischi fisici associati alla temperatura (rischio cronico), alle inondazioni fluviali e alla siccità (rischio acuto), oltre che i rischi di transizione lungo l'intera catena del valore economico, tenendo conto delle cosiddette emissioni di gas a effetto serra scope-1, scope-2 e scope-3.

Le stime di MCST per le cinque maggiori economie dell'UE mostrano costi cumulati associati al cambiamento climatico per 41 trilioni di euro nello scenario disordinato (6,3% del PIL cumulato).

"Applicando l'MCST alle cinque maggiori economie europee - Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi - scopriamo che l'Italia è la grande economia dell'UE più a rischio in uno scenario di cambiamento climatico avverso nei decenni a venire. Il cambiamento climatico in una transizione ritardata potrebbe costare ipoteticamente 17,5 trilioni di euro tra il 2020 e il 2050, pari al 14,5% del PIL", afferma Hazem Krichene, Senior Director climate economist presso Scope ESG.

"Al contrario, troviamo che la Germania è il paese meno esposto al rischio climatico, dove in uno scenario di transizione ritardata potrebbe costare 7,1 trilioni di euro, pari al 3,2% del PIL cumulativo tra il 2020 e il 2050", aggiunge Krichene.

Considerando solo l'impatto dei rischi fisici, Scope afferma che Spagna e Italia (paesi del Mediterraneo) sono esposte al rischio fisico cronico associato all'aumento delle temperature. Francia e Germania sono esposte al rischio di inondazioni fluviali con perdite annue rispettivamente del 3,7% e del 3,2% del PIL nello scenario hot-house. La siccità comporterebbe pesanti perdite economiche in Italia e Spagna (8,7% e 6,5% perdite annuali del PIL).

(Foto: Photo by Matt Palmer on Unsplash)

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