Catastrofi globali e perdite economiche, dalla Turchia all'Italia: il report AON
(Teleborsa) - 194 miliardi di dollari nel primo semestre del 2023. A tanto ammontano le perdite economiche derivanti da disastri naturali a livello globale secondo la stima preliminare che emerge dal report Global Catastrophe Recap: Fist Half of 2023 diffuso da Aon. Si tratta di una cifra ben superiore alla media del primo semestre del XXI secolo, pari a 128 miliardi di dollari, la quinta più alta mai registrata e la maggiore dal 2011.
I terremoti in Turchia e Siria nel primo trimestre del 2023 sono stati responsabili di quasi la metà delle perdite economiche totali, stimate in 91 miliardi di dollari, diventando il disastro globale più letale dal 2010 e il più costoso nella storia moderna di entrambi i Paesi. Le perdite economiche dell'area EMEA sono state di conseguenza senza precedenti, pari a 111 miliardi di dollari, superando di gran lunga il record passato del primo semestre, pari a 71 miliardi di dollari, stabilito nel 1990.
Questo evento - si legge - ha mostrato non solo l'importanza delle moderne normative edilizie antisismiche, ma anche quanto sia fondamentale una loro corretta applicazione, nel prevenire perdite materiali e vittime. Nonostante le stringenti normative antisismiche in vigore in Turchia, alcune strutture nelle regioni colpite dal sisma hanno mostrato prestazioni inferiori a quelle attese e prescritte dai codici edilizi stessi. Alcuni edifici di recente costruzione sono collassati mostrando meccanismi fragili, potenzialmente riconducili ad una non corretta attuazione delle normative antisismiche.
"Nonostante il fatto che le comunità a livello globale siano a rischio di catastrofi naturali, quest'anno solo il 27% circa delle perdite economiche è stato assicurato. Questi eventi devastanti rafforzano l'importanza della resilienza e della mitigazione del rischio, come l'applicazione delle norme edilizie, evidenziata dai terremoti in Turchia e Siria", ha dichiarato Michal Lörinc, head of Catastrophe Insight di Aon. "Poiché continuiamo ad affrontare rischi interconnessi, ci concentriamo sulla loro mitigazione e aiutiamo le organizzazioni a prendere le decisioni migliori per colmare il divario di protezione globale e proteggere la vita delle comunità in tutto il mondo".
Se i terremoti in Turchia e Siria sono stati i più costosi dal punto di vista assicurativo, le tempeste convettive gravi (SCS) negli Stati Uniti hanno dominato le perdite globali in questo periodo. Nella prima metà dell'anno, l'attività di SCS negli Stati Uniti è stata responsabile di almeno 13 eventi individuali da un miliardo di dollari e di 35 miliardi di dollari di perdite assicurate totali preliminari, stabilendo un nuovo record per il primo semestre.
"Nei primi mesi dell'anno si sono verificati anche nel nostro Paese eventi climatici estremi dalle conseguenze molto severe, come l'alluvione in Emilia-Romagna", ha commentato Pietro Toffanello, amministratore delegato di Aon Reinsurance Italia. "Da uno studio realizzato dal Disaster Risk Management Knowledge Centre del Joint Research Centre della Commissione europea (Vulnerability to Disasters in Europe. A 30-year analysis of the vulnerability of European countries. Risk Data Hub - October 11, 2022) è emerso come l'Italia sia tra i paesi più vulnerabili alle catastrofi naturali in Europa, con la Calabria tra le regioni più fragili dello Stivale. Diventa quindi sempre più urgente avviare una stretta collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, dalle istituzioni al comparto assicurativo, per la salvaguardia ambientale e sociale del nostro Paese e di quelli più fragili, attraverso iniziative per la tutela dei territori".