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UE, accordo politico per legge su diritti lavoratori piattaforme digitali

UE, accordo politico per legge su diritti lavoratori piattaforme digitali
(Teleborsa) – I negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE hanno raggiunto un accordo provvisorio su un disegno di legge volto a migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano su piattaforme online, come Uber e Deliveroo. La Platform Work Directive mira a garantire la corretta classificazione dello stato occupazionale delle persone che svolgono lavoro su piattaforma e a introdurre le prime norme UE sulla gestione algoritmica e l’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro.

Il rapporto dipendente o autonomo

Attualmente, almeno 5,5 milioni di persone che svolgono lavoro tramite piattaforma potrebbero essere erroneamente classificate come lavoratori autonomi (il cosiddetto lavoro autonomo fittizio), non godendo di importanti diritti lavorativi e di protezione sociale.

Le nuove norme introducono una presunzione di rapporto di lavoro subordinato (rispetto a quello di lavoro autonomo) che scatta quando sono presenti due indicatori di controllo o di direzione su un elenco di cinque. Questo elenco può essere ampliato dagli Stati membri. La presunzione può essere fatta valere dal lavoratore, dai suoi rappresentanti e dalle autorità competenti di propria iniziativa. Questa presunzione può essere confutata se la piattaforma dimostra che il rapporto contrattuale non è un rapporto di lavoro.

I sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati

Con le nuove regole, alle piattaforme sarà vietato prendere alcune decisioni importanti, come licenziamenti e decisioni di sospendere un account, senza la supervisione umana. Il testo garantisce inoltre un controllo più umano sulle decisioni dei sistemi che incidono direttamente sulle persone che svolgono il lavoro tramite piattaforma.

Il commento della relatrice

“Si tratta di un accordo rivoluzionario e del primo quadro legislativo per i lavoratori delle piattaforme digitali – ha commentato la relatrice Elisabetta Gualmini (S&D, IT) – Abbiamo trasparenza e responsabilità per gli algoritmi, abbiamo diritti migliori per i lavoratori meno tutelati nel mondo e abbiamo una concorrenza leale per le piattaforme. Oggi possiamo dire a 40 milioni di lavoratori delle piattaforme che l’Europa è lì per loro, anche per i lavoratori più precari. Sono onorata di essere stata responsabile di questo cambiamento rivoluzionario”.

La soddisfazione della Commissione

La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sulla direttiva sul miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro su piattaforma, proposta dalla Commissione nel dicembre 2021.

“Le piattaforme digitali svolgono un ruolo importante nella nostra economia, promuovendo l’innovazione e offrendo preziose opportunità di lavoro – ha commentato il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis – Ma queste opportunità devono essere accompagnate da condizioni di lavoro eque e da una solida protezione sociale per le persone che lavorano nell’economia delle piattaforme. L’accordo odierno consentirà alle piattaforme digitali di crescere e di proteggere i diritti dei lavoratori delle piattaforme in modo che tutti possano sfruttare al meglio questa opportunità”.