Cina-USA, prove di disgelo: pace in Ucraina più vicina?
(Teleborsa) - Dopo mesi di "gelo", qualcosa sembra muoversi sull'asse Pechino -Washington: prova il recente incontro a Vienna tra il consigliere per la sicurezza americana Jake Sullivan e il capo della politica estera del partito comunista cinese, Wang Yi.
A darne notizia la Casa Bianca che in una nota spiega che l'incontro rientra negli sforzi in corso per tenere aperto il dialogo con Pechino in base agli impegni presi da Joe Biden e Xi Jinping a Bali lo scorso novembre. Un incontro che potrebbe rivelarsi un salto in avanti positivo nelle relazioni da sempre complicate tra i due paesi. Nella nota, infatti, si spiega che il consigliere Usa e il funzionario cinese hanno convenuto di "mantenere questo importante canale di comunicazione".
Si fa sapere che i due hanno avuto una discussione "franca, sostanziale e costruttiva" su questioni chiave nelle relazioni bilaterali tra gli Usa e la Cina, sulla sicurezza globale e regionale, sulla guerra della Russia contro l'Ucraina e sullo stretto di Taiwan, si sottolinea nella nota.
Appena qualche giorno fa era arrivato l'affondo di Pechino. Le vendite di armi Usa a Taiwan "violano gravemente il principio della ‘Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani: di recente, Stati Uniti e Taiwan hanno continuato ad aumentare i legami militari" come per la nutrita delegazione di 25 contractor della Difesa statunitense che si sono recati a Taipei per partecipare al forum di cooperazione nel settore tenuto il 3 maggio.
"Ciò dimostra ancora una volta – aveva commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning – che gli Stati Uniti stanno trasformando Taiwan in una polveriera".
Ora però le prove di disgelo sembrano ufficialmente iniziate. Ed è arrivato un sostanzioso indizio: la Cina ha annunciato che il suo inviato speciale sulla crisi in Ucraina andrà a Kiev lunedì, prima tappa di una missione europea che dovrebbe concludersi a Mosca. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, spiegando che lo scopo dell'iniziativa è di discutere con le parti interessate una "soluzione politica". E proprio un atteggiamento meno ostile tra i due paesi può essere la chiave che potrebbe portare ad una trattativa che, in queste condizioni, si fa più concreta.