Tavolo filiera grano-pasta, Filiera Italia: "Aumentare produzione nazionale di grano duro"
(Teleborsa) - "Abbiamo imparato tutti negli ultimi due anni che dipendere dall'estero per beni essenziali, quali cereali, grano etc, è pericoloso perché potrebbe mettere a rischio l'intera filiera e la sicurezza del Paese": lo ha detto Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia partencipando al tavolo ministeriale convocato dal Ministro Lollobrigida sulla filiera del grano e della pasta.
Nel 2022, infatti, ben 72 Paesi a livello globale hanno introdotto restrizioni al proprio export di prodotti agricoli e la Cina ha stoccato circa l'85% dello stock di grano globale. "L'obiettivo - prosegue Scordamaglia - non può quindi che essere aumentare strategicamente la produzione nazionale di grano duro attraverso l'unico strumento che lo consente e cioè i contratti di filiera che se adeguatamente implementati assicurano stabilità e garanzia di un prezzo trasparente e remunerativo per tutti".
"Sempre attraverso i contratti di filiera e la ricerca in partnership pubblico privata è possibile una costante crescente valorizzazione, anche qualitativa, del grano italiano", prosegue ancora l'Ad.
In merito poi ad iniziative finalizzate a calmierare i prezzi e contrastare eventuali forme speculative secondo Scordamaglia esiste un unico modo "partire da una seria e oggettiva analisi dei costi di produzione da affidare ad un organismo terzo è qualificato, come Ismea". "Una trasparenza nei prezzi che aiuta, non limita il mercato - sottolineano da Filiera Italia - e che passa anche attraverso una commissione unica nazionale (CUN) che superi commissioni locali troppo spesso soggette a pressioni e forzature strumentali".
Infine Scordamaglia ha richiamato la necessità che "l'Italia, contrariamente a quanto fatto in passato, prenda una posizione chiara sulla proposta di riautorizzazione del glifosate chiedendo un divieto totale per tutta Europa e per i prodotti importati per qualsiasi uso in pre raccolta". Uso vietato in Italia, ma purtroppo consentito nel grano di importazione.