Intelligenza Artificiale e Digital Twin al servizio dell'edilizia e delle città
(Teleborsa) - L'intelligenza artificiale e la rappresentazione virtuale degli spazi urbani e degli ambienti, conosciuta anche come Digital Twin, sono due strumenti innovativi che se combinati consentono di ridurre drasticamente i tempi di ottimizzazione e di progettazione a vantaggio del raggiungimento di obiettivi ESG contemporanei.
Il tema del Digital Twin, in particolare, ha ricevuto una grande attenzione all'interno di REbuild, l'evento dedicato all'innovazione sostenibile dell'ambiente costruito.
Digital twin per la città di cosa si tratta?
"Digital Twin è un nuovo strumento di cui si possono dottare le città che hanno bisogno, in maniera sempre più pressante, di comprendere il funzionamento della città e di comprendere come la città cambierà nel futuro e anche come intervenire su questo cambiamento per rendere la città migliore, più sostenibile, più inclusiva e più residente" spiega Marco Pistore Direttore Centro Digital Society, Fondazione Bruno Kessler. "Il Digital Twin è costruito partendo dai dati della città e utilizzando questi dati con tecniche di intelligenza artificiale, con tecniche basate sui sistemi complessi, per comprendere il funzionamento e anche per fare quella che si chiama la oddy analysis cioè provare a cambiare un qualche aspetto della città, una sua elemento infrastrutturale un suo elemento sociale, un suo elemento normativo e capire come questo condiziona l'evoluzione della città. E' uno strumento molto potente per poter fare previsioni e quindi anche pianificazione su come fare evolvere la città; un decisore si trova ad avere uno strumento digitale quindi veloce, flessibile, per provare scenari alternativi, valutarli e poter selezionare lo scenario, e quindi le azioni corrispondenti che sono allineate con l'obiettivo che si vuole raggiungere".
Qual è il ruolo in questo progetto dell'intelligenza artificiale? Come viene utilizzata?
"L'intelligenza artificiale in questo progetto viene utilizzata assieme all'intelligenza umana, l'uomo ha una capacità straordinaria di capire i modelli, di modellare il funzionamento dei sistemi però questi modelli normalmente sono generici, sono astratti. L'intelligenza artificiale ha una capacità impressionante invece di costruire modelli che catturano aspetti molto dettagliati del funzionamento di un sistema, anche un sistema molto complesso come una città, benissimo noi vogliamo usare l'intelligenza artificiale proprio per trasformare i modelli della città e i modelli precisi, i modelli predittivi, i modelli che veramente riescono a comprendere il funzionamento anche a livello microscopico di dinamiche, quali quelle dell'edilizia, dell'urbanistica, della mobilità e quant'altro. Rendere la città più sostenibile dal punto di vista energetico e ambientale è un obiettivo fondamentale delle città, obiettivo fra l'altro legato a tutti gli altri obbiettivi di trasformazione e certamente il gemello digitale affronta questa sfida con una delle sfide importanti, quindi la città che vuole costruire il modello digitale è una città che ha molte caratteristiche ma anche una caratteristica di sostenibilità energetica, per questo molto spesso gli ambiti in cui si applica il gemello digitale sono quelli della mobilità che deve diventare più sostenibile, il discorso dell'energia degli edifici, che ancora una volta devono diventare sostenibili e in generale anche diciamo di migliorare l'efficienza energetica della città come sistema socio tecnico".
Un gemello digitale non è utile solo alla gestione e alla progettazione urbana ma diventa uno strumento estremamente potente quando consente di elaborare degli algoritmi predittivi in grado di anticipare le esigenze di chi vive gli ambienti aumentando il confort ed ottimizzando i consumi.
"Il tema è complesso e molto attuale - spiega Andrea Costa di R2M Solution - oggi l'intelligenza artificiale ci copre su diversi fronti e le soluzioni che abbiamo assemblato con il nostro ecosistema ci permettono di utilizzarla nelle varie fasi, dall'utilizzo in fase di rilievo all'inizio, quando c'è rapidamente bisogno di costruire un modello geometrico dell'immobile su cui andremo a lavorare, dalla fase di esecuzione dei lavori grazie a cui possiamo ricostruire e immagazzinare modelli di esecuzione lavori ad ogni stato di avanzamento per cristallizzare quello che viene fatto e averlo a disposizione in fase successive a supporto di attività o in situazioni come contenziosi o a supporto della manutenzione successiva per sapere esattamente dove passano alcuni impianti o meno e poi sicuramente tutto il tema del supporto alla gestione degli immobili".
"Questo vuol dire - prosegue Costa - supporto alla calibrazione di modelli energetici dinamici, quindi grazie alla calibrazione di modelli possiamo avere dei benchmark che ci dicono se il nostro edificio si sta comportando o meno rispetto alle condizioni previste, oppure supporto e questa è la frontiera in cui ci spingiamo più avanti, supporto alla guida autonoma dei nostri edifici grazie all'intelligenza artificiale e al cloud. Questo vuol dire che riusciamo a interfacciarci con i sensori presenti negli edifici, con gli attuatori e quindi gli impianti e riusciamo a governare tutta la catena di impianti grazie a intelligenza artificiale in modo equivalente ad avere un team di 20 manutentori che ogni 5 minuti grazie all'intelligenza artificiale, conoscono il futuro, sanno esattamente in una zona termica cosa succederà, in funzione anche di condizioni di occupazione prevista degli spazi o previsioni meteo (dati oggi tutti disponibili) grazie ai quali possiamo andare a governare conoscendo il futuro, prendere le migliori decisioni per garantire temperature e parametri di comfort richiesti dall'utente tramite sistemi attualmente previsti ma da quello ci spostiamo governiamo tutta la catena degli impianti ottimizzando confort all'interno degli spazi ma anche massimizzando il raggiungimento del comfort in termini di riduzione di emissioni e consumi".
"Avere la possibilità - conclude Costa - di fare in pochi minuti o ore un modello geometrico di un edificio e su quello rapidamente fare scenari di decarbonizzazione e quindi andare a programmare un capex planning sui nostri edifici basato su modelli energetici e non fogli Excel sicuramente ci dà una mano; ci dà una mano poi, ed è la chiave, in fase operativa perché il tema grosso, la sfida che abbiamo oggi non è progettare nuovi edifici, è supportare la scelta decisionale per la riqualificazione del patrimonio esistente e poi garantire che quel patrimonio esistente è abitato e occupato lo fa nel migliore dei modi a garanzia di chi lo occupa".