Accordo grano, Lavrov: "Non si può migliorare ciò che non esiste"
(Teleborsa) - "Non si può migliorare quello che non esiste": così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in merito all'accordo sull'esportazione del grano ucraino, in quella che suona come una conferma della volontà della Russia di non rinnovare l'intesa dopo la sua scadenza, il 17 luglio.
"Per quanto riguarda la parte russa del pacchetto - ha affermato Lavrov, citato dalla Tass - nessuna delle condizioni previste è stata applicata.
Per mesi abbiamo sentito rappresentanti del segretario generale dell'Onu (Guterres) dire che non stanno risparmiando alcuno sforzo e stanno facendo il massimo. Questi sforzi non hanno portato ad alcun risultato. Quindi non so come qualcosa che non esiste possa essere migliorato".
L'accordo per l'esportazione del grano ucraino dai porti del Mar Nero era accompagnato da un memorandum tra Mosca e l'Onu che prevedeva tra l'altro la rimozione dell'export di grano e fertilizzanti russi dalla lista delle sanzioni. Mosca chiede inoltre che vengano rispettati altri punti del memorandum, tra cui la riconnessione al circuito Swift della banca agricola russa, Rosselkhozbank.
Intanto, secondo quanto riporta stamani l'agenzia Ukrinform, nella notte le truppe russe hanno nuovamente lanciato droni munizioni di fabbricazione iraniana Shahed contro Kiev, rende noto l'amministrazione militare della capitale ucraina aggiungendo che le unità di difesa aerea hanno distrutto tutti i bersagli nemici.
"I droni di fabbricazione iraniana sono stati lanciati da sud, molto probabilmente dal territorio russo di Krasnodar. Tutti i bersagli aerei che volavano verso Kiev sono stati distrutti dalle nostre forze e mezzi di difesa aerea", ha specificato il capo dell'amministrazione militare della città Serhii Popko.