Migranti, appello di Meloni all'ONU: "serve l'aiuto di tutti"
(Teleborsa) - E' un appello declinato su più fronti quello lanciato dalla Presidente del Consiglio Meloni nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro, che chiude la missione americana.
La difesa delle nazioni, delle identità, delle patrie, l'uso della ragione e non della forza, come chiavi per affrontare "insieme" le sfide di un'epoca "complessa", tornando allo spirito dell'ONU delle origini. Non soltanto per la guerra di aggressione all'Ucraina, di fronte alla quale l'Italia "ha scelto da che parte stare". Ma soprattutto per governare le migrazioni, tema che coinvolge tutti rispetto al quale l'ONU non può "voltarsi dall'altra parte". Per questo, ha invitato ad agire insieme contro "la nuova schiavitù", quella dei migranti illegali.
Infine, l'incontro con il segretario Antonio Guterres al quale ha chiesto un maggior coinvolgimento delle Nazioni Unite sui migranti. Bisogna "rifiutare le ipocrisie" in tema di immigrazione, che nel tempo hanno "fatto arricchire a dismisura i trafficanti". E combatterli con ogni mezzo per fermare l'emergenza, da un lato. Mentre dall'altro vanno affrontate "le cause alla base della migrazione, con l'obiettivo di garantire il primo dei diritti, che è il diritto a non dover emigrare.
Meloni - che ha disertato il tradizionale ricevimento di Joe Biden ha portato lo staff e la figlia Ginevra in una nota pizzeria di Manhattan, - non ha parlato al Consiglio di Sicurezza, che vorrebbe riformare per renderlo "più equo e efficace". Palazzo Chigi fa sapere che la Premier era infatti impegnata in una girandola di incontri bilaterali quasi tutti concentrati sull'Africa. E lo staff della Meloni precisa che, dopo aver assistito alla prima parte dello storico dibattito (presenti Volodymyr Zelensky e Serghei Lavrov), nei corridoi del Palazzo dell'Onu la premier ha avuto occasione di parlare con il presidente ucraino.