(Teleborsa) – “Le prime tre settimane di luglio sono state le più calde mai registrate e il mese è sulla buona strada per essere il più caldo di sempre e il luglio più caldo in assoluto”. A indicarlo sono i dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), finanziato dall’Ue, e resi noti anche dalla Worldmeteorological organization dell’Onu. La temperatura media globale ha temporaneamente superato la soglia di 1,5 gradi Celsius al di sopra del livello preindustriale (1850-1900) durante la prima e la terza settimana del mese. La temperatura media globale per i primi 23 giorni di luglio è stata infatti di 16,95 gradi, oltre il record di 16,63 di luglio 2019.
“L’umanita è sulla sedia elettrica” ha commentato Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite. “L’era del riscaldamento globale è terminata, per lasciare il posto all’era della bollitura globale“. “Abbiamo avuto anche le tre settimane più calde, il giorno più caldo e le temperature marine più calde. Le conseguenze sono tragiche, bambini portati via dai monsoni, famiglie alluvionate, lavoratori stroncati dal caldo. È un’estate crudele, ma per il pianeta è un disastro”, ha aggiunto.
Guterres ha sottolineato che “la colpa è dell’umanità“. “È tutto in linea con le previsioni, l’unica cosa che sorprende e la velocità del mutamento. Il climate change è qui ed è terribile, l’aria e irrespirabile, il caldo è insopportabile”, ha affermato. In attesa di ospitare il Climate Ambition Summit a New York a settembre, Guterres ha invitato in particolare i Paesi sviluppati a impegnarsi a raggiungere la neutralità dal carbone il più vicino possibile al 2040 e le economie emergenti il più vicino possibile al 2050.
Le elevate temperature che abbiamo affrontato nei giorni scorsi “sono state correlate a ondate di caldo in gran parte del Nord America, dell’Asia e dell’Europa, che insieme agli incendi in paesi come il Canada e la Grecia, hanno avuto un impatto importante sulla salute delle persone, sull’ambiente e sulle economie”, ha segnalato l’agenzia meteo dell’Onu e Copernicus. Il +1,5 gradi è la soglia di sicurezza decisa alla Cop21 di Parigi del 2015 entro la quale contenere l’aumento medio globale delle temperature. Dal mese di maggio, la temperatura media globale della superficie marina è stata ben al di sopra dei valori precedentemente osservati per il periodo dell’anno, hanno spiegato WMO e Copernicus, contribuendo così a un luglio eccezionalmente caldo. I dati ERA5 completi per il mese saranno disponibili e pubblicati dal Copernicus Climate Change Service nel prossimo bollettino mensile dell’8 agosto.
L’OMM ha inoltre calcolato una probabilità del 98% che almeno uno dei prossimi cinque anni si riveli l’anno più caldo mai registrato e una probabilità del 66% di superare temporaneamente i +1,5 gradi sopra della media 1850-1900 per almeno uno dei cinque anni a venire. “Ciò però non significa che supereremo permanentemente il livello di 1,5 gradi specificato nell’Accordo di Parigi, che si riferisce a un riscaldamento a lungo termine per un periodo di molti anni”, hanno sottolineato gli scienziati. “Le temperature da record fanno parte della tendenza a drastici aumenti delle temperature globali. Le emissioni antropogeniche sono in definitiva il principale motore di queste temperature in aumento”, ha spiegato Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service.
Clima, luglio 2023 il più caldo di sempre. Guterres: è iniziata l’era della bollitura globale
