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Sisma 2016, Meloni: "Governo a lavoro per cambio passo ricostruzione"

Teleborsa  |
24/08/2023 09:03

(Teleborsa) - Era la notte del 24 agosto del 2016 quando la terra tremò nel centro Italia: un terremoto che causò la morte di 299 persone, 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara del Tronto) e 11 a Accumoli. Gli sfollati furono 41mila con un danno complessivo di 28 miliardi di euro. A sette anni da quel tragico evento la macchina della ricostruzione, non senza difficoltà e ritardi, sembra avere impresso un colpo sull'acceleratore. A dirlo sono i numeri che arrivano dalla struttura commissariale relativi al cratere del sisma.



"Sono trascorsi sette anni dal terribile terremoto che alle 3.36 del 24 agosto 2016 ha colpito il Centro Italia. In quella terribile notte, una forte scossa ha dato il via ad una sequenza distruttiva che si è protratta fino ai primi giorni del 2017 e che ha coinvolto un territorio molto vasto della nostra Nazione", così il Presidente del Consiglio Meloni. "Quattro le Regioni colpite, più di trecento vite spezzate, centinaia di feriti, decine di migliaia di sfollati, borghi e città interamente distrutti o gravemente danneggiati. Meravigliosi "luoghi dell'anima" - da Amatrice a Norcia, da Accumoli ad Arquata, da Visso a Castelsantangelo sul Nera, da Ussita a Pescara del Tronto, e tanti altri - che sono nel cuore di tutti noi. Una vera e propria catastrofe che rimarrà per sempre nella nostra memoria collettiva. In questo anniversario rinnoviamo il nostro cordoglio per le vittime e la vicinanza alle loro famiglie e ai loro cari", ha aggiunto sottolineando come "Purtroppo, a sette anni dal terremoto la ricostruzione è ancora incompiuta. È una ferita che non si è chiusa e fa ancora male. Oltre quattordici mila famiglie vivono tuttora lontane dalle loro case, molti territori faticano a tornare alla normalità, diversi i ritardi da colmare e le criticità che rimangono da affrontare. Il Governo sta operando per imprimere un cambio di passo, dalle norme ai cantieri".

E proprio in ottica ricostruzione, cresce l'impegno di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a favore del rilancio e della sicurezza dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria con l'obiettivo di continuare a sostenere imprese e famiglie.

"Il mese di luglio ha rappresentato nella storia il mese con le erogazioni più importanti pari a 130 milioni di euro", spiega Livio Schmid, Responsabile Istituzioni Finanziarie di CDP, sottolineando l'accelerazione e i benefici di un'inziativa "che coinvolge il sistema delle banche del territorio e consente ai cittadini di non sostenere i costi della ricostruzione che rimangono a carico dello Stato con un meccanismo virtuoso che diluisce nel tempo gli oneri di rimborso dei finanziamenti". E aggiunge: "Siamo molto orgogliosi di aver sostenuto questo processo di ricostruzione che solo in questi territori ha supportato quasi 20mila famiglie e quasi 3mila imprese e ovviamente è una dimostrazione concreta di come possiamo essere utili a supporto del territorio, delle esigenze medie imprese e della necessità di restituire a questi luoghi la centralità e l'importanza che avevano prima del dei drammatici eventi del 2016".

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