(Teleborsa) - Non sono trascorse ventiquattro ore dal tentativo di disgelo nei rapporti fra USA e Cina che le relazioni rischiano di incrinarsi nuovamente per le affermazioni pesanti del Presidente USA Joe Biden nei riguardi dell'omologo cinese Xi Jinping, che ha definito "un dittatore". Parole che arrivano all'indomani della visita del Segretario di Stato Antony Blinken a Pechino, per riallacciare i rapporti con la grande economia asiatica.

Biden ha anche circostanziato le sue affermazioni, ricordando l''increscioso incidente del pallone-spia cinese. "Il motivo per cui Xi Jinping si è molto arrabbiato quando ho abbattuto quel pallone contenente due vagoni pieni di equipaggiamento per lo spionaggio è che non sapeva che fosse lì", ha detto Biden in occasione di una raccolta fondi elettorale in California, aggiungendo "è un grande imbarazzo per i dittatori, quando non sanno cosa sia successo", ma il pallone "non doveva essere lì; è stato portato fuori rotta attraverso l'Alaska e poi giù attraverso gli Stati Uniti e lui non lo sapeva".

Blinken aveva rinviato il suo viaggio in Cina a febbraio, dopo la scoperta del pallone-spia cinese, ed i suo viaggio, lo scorso weekend, intendeva normalizzare i rapporti con la controparte cinese. La visita, però, si era conclusa con generiche assicurazioni di dialogo e cooperazione su vari temi e con la promessa di visite diplomatiche reciproche nei mesi a venire.

Silenzio da Pechino, che non ha commentato le affermazioni di Biden, ma le affermazioni del Presidente rischiano di avere strascichi pesanti nelle relazioni fra i due Paesi, che non sono mai state buone.

Il Presidente USA ha fatto cenno anche alle difficoltà economiche della Cina, che sta attraversando un periodo difficile a causa della mancata ripresa post pandemia, che ha sollecitato diversi interventi espansivi della banca centrale.