(Teleborsa) – E’ fortemente compromessa la continuità territoriale della Sicilia, che rischia l’isolamento a causa degli eventi che hanno messo fuori uso due dei principali aeroporti della regione, gli scali di Catania e Palermo.
A Catania, la situazione è ancora in alto mare e di ritorno alla normalità non si parla affatto. La SEC, società di gestione del Fontanarossa, ha spiegato che sono al lavoro cinque squadre per bonificare il Terminal A andato a fuoco e, ad oggi 25 luglio, non si prospetta ancora una riapertura. Nel frattempo, è operativo l’aeroporto militare di Sigonella per far fronte alla situazione di caos generata dalla chiusura dell’aeroporto catanese.
Al bloccoc dei voli su Catania si è aggiunto stamattina anche lo stop dell’Aeroporto di Parlermo, a causa di un rogo sviluppatosi sopra Cinisi a causa del vento di scirocco, che ha ragigunto il perimetro dello scalo aereo. Il blocco dei voli, per ora, è stato disposto sino alle ore 11 ed i voli programmati – fa sapere la società di gestione Gesap – subiranno cancellazioni e ritardi.
Gli incendi stanno causando forti disagi anche alla viabilità nei pressi dell’aeroporto: l’autostrada Alcamo-Trapani è stata chiusa a causa di un rogo e Trenitalia, stamattina alle ore 7.30, ha sospeso la tratta tra Palermo Notarbartolo e Punta Raisi.
Il capoluogo siciliano è ora circondato dal fuoco, a causa di un rogo difficile da domare, scatenatosi dal pomeriggio di ieri. Si rischia anche una intossicazione da fumo, causata dalle fiamme che hanno colpito la discarica nella zona delle vecchie vasche ed alcune zone sono state evacuate a causa dell’aria irrespirabile. Più in generale, bricia l’intera Sicilia: sono 55 gli incendi ancora in atto nell’Isola ed l forte vento di scirocco ha reso impossibile l’operatività di elicotteri e canadair.
E’ allarme isolamento in Sicilia. Anche l’Aeroporto di Palermo si ferma
