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Banche, Patuelli (Abi): ci sono nuovi sintomi di deterioramento del credito

Banche, Patuelli (Abi): ci sono nuovi sintomi di deterioramento del credito
(Teleborsa) – Il presidente di Abi, Antonio Patuelli, ha dichiarato che sulle banche in Italia “vi sono nuovi sintomi di deterioramento del credito che necessitano di ulteriori prudenziali accantonamenti per il rafforzamento anche prospettico della solidità patrimoniale delle banche, premessa di economia solida”. Nel suo intervento alla 99esima Giornata del Risparmio a Roma, Patuelli ha spiegato che “dopo anni di ricapitalizzazioni e ristrutturazioni realizzate dagli azionisti e dalle banche con sacrifici e senso di responsabilità assieme alle rappresentanze sindacali ed ai lavoratori, i rischi, anche internazionali, sono nuovamente cresciuti”.

“Bisogna prepararsi in anticipo alle più alte soglie di requisiti patrimoniali imposte dalle regole di “Basilea 3+” – ha aggiunto –, mentre sono cresciuti i rischi di crisi di liquidità: negli Usa le recenti crisi bancarie sono state crisi di liquidità. Quando, fino a poco più di un anno fa, erano negativi i tassi dei Bot e dei depositi volontari delle banche in BCE, le banche in Italia non applicavano tassi negativi ai risparmiatori”.

“Le banche in Italia hanno un maggior carico di mutui a tasso fisso (oltre il 60%), rispetto a quelli a tasso variabile. L’Abi ha pubblicato un memorandum di iniziative bancarie per aiutare i mutuatari in difficoltà per far fronte alla crescita dei tassi variabili: solo in Italia – ha ricordato Patuelli – vi è la possibilità di rinegoziare i contratti di mutuo anche spostandoli in banche concorrenti”. Infine, “occorrono regole più flessibili per banche, imprese e famiglie per ristrutturare i crediti deteriorati: chiediamo che l’Autorità Bancaria Europea (Eba) renda meno rigida l’inflessibile normativa che molto limita le ristrutturazioni dei crediti”.

Secondo Patuelli occorre poi “porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese”. Il presidente di Abi ha poi messo in guardia in merito ai conflitti geopolitici in corso in Ucraina e in Medioriente: “oltre alle inammissibili violenze, portano anche a crescite di costi energetici e a ulteriori spinte inflazionistiche che possono convincere le Banche centrali ad altre strette monetarie, con nuovi rischi di indebolimento della crescita economica”.

Il presidente dell’Associazione bancaria italiana ha infine ringraziato l’uscente Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per il lavoro svolto durante il suo mandato. “Al governatore Visco, poliedrico finissimo intellettuale, va il riconoscimento anche per l’analisi anticipatrice degli effetti negativi dell’inflazione, per l’impegno lungimirante – ha sottolineato – per scelte equilibrate di politiche monetarie europee e per aver affrontato le crisi bancarie con i salvataggi preventivi che nel 2015 furono impediti da ‘errori di diritto’ di quella Commissione Europea che ha subito una doppia conforme condanna da parte del Tribunale e della Corte di Giustizia della UE che hanno dato ragione al Fondo interbancario di tutela dei depositi e alla Banca d’Italia”.

“Rivolgiamo le più sincere felicitazioni e i migliori auguri di buon lavoro – ha proseguito Patuelli – al nuovo governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha maturato altissima qualificazione culturale e professionale e così importanti e decisive esperienze, soprattutto in anni particolarmente difficili, ai vertici della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea”.