(Teleborsa) – Nuovo capito nella querelle tra I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, e la holding attivista Hoop Club, oggi secondo maggiore azionista con il 29,06% del capitale sottoscritto tramite un patto parasociale. Dopo il rifiuto del presidente Luigi Maria Clementi e dell’amministratrice delegata Corinne Clementi di incontrare il rappresentante del patto, Antongiulio Marti – presidente e ceo di Hoop Club – ha inviato una nuova lettera al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, inoltrata anche a Consob .
Nella missiva, che risale al 3 novembre, Marti parla di “assenza di un confronto diretto” e ribadisce che l’investimento del gruppo attivista si fonda sulla “profonda convinzione del valore intrinseco di IGV”, legato non alla redditività attuale – definita “insoddisfacente” – ma al “rilevante patrimonio immobiliare, stimato prudenzialmente in 200 milioni di euro“.
Il documento elenca una lunga serie di criticità. Sul posizionamento strategico, Marti osserva che “il mercato di riferimento si sta riducendo” e che IGV non ha “evoluto il proprio modello di business” in linea con le trasformazioni dell’hospitality. Nella parte dedicata alla redditività, la lettera rileva che “il modello proprietario e gestito non genera ritorni proporzionati agli asset” e che il rendimento implicito “si colloca tra il 2 e il 4%, ben al di sotto dei benchmark di settore”.
L’investitore attivista attacca anche sulla governance: Marti denuncia “una permanenza media in CdA superiore agli standard di mercato”, compensi “prossimi ai 10 milioni in dieci anni” per il presidente, e “un’opacità comunicativa non in linea con le prassi richieste a una società quotata”.
Le richieste finali al Consiglio sono altrettanto nette: “presentare un piano industriale aggiornato”, “fornire KPI disaggregati per struttura”, “esaminare la fusione della sub-holding IGV Hotels”, “definire un indirizzo chiaro sull’allocazione della liquidità” e deliberare “un dividendo straordinario di 0,25 euro per azione”.
“L’inerzia non è neutrale. Con ogni giorno che passa senza direzione strategica, la società perde prestigio, valore e reputazione”, ha concluso Marti.
(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)
IGV, si riaccende lo scontro con Hoop Club: l’investitore attivista scrive al Cda e alla Consob
