(Teleborsa) - Le incertezze poste dal cambiamento climatico potrebbero rendere più difficile per le banche centrali gestire l'inflazione. E' quanto affermato dal vice governatore della Reserve Bank of Australia, Michele Bullock, in occasione di un intervento all'Università di Camberra, temporaneamente interrotto da alcuni attivisti che protestavano contro la crisi del mercato del lavoro.

La Bullock, ripreso il suo intervento sul cambiamento climatico, ha ricordato che la banca centrale australiana è abituata a gestire l'incertezza, ma quella posta dal cambiamento climatico è "particolarmente acuta" ed i suoi effetti sull'economia e sul sistema finanziario non prevedibili.

"I rischi climatici influenzeranno l'economia attraverso diversi canali", ha affermato la banchiera, spiegando che "temperature più calde e condizioni meteorologiche più estreme danneggiano le imprese e riducono la crescita della produttività".

"Le azioni intraprese per ridurre le emissioni possono comportare costi di aggiustamento, ma presentano anche delle opportunità", ha sottolineato Bullock, aggiungendo che "c'è un consenso generale sul fatto che una transizione tempestiva e ordinata sia l'approccio meno costoso nel lungo periodo".

La vice della RBA a poi avvertito che condizioni meteorologiche estreme potrebbero anche colpire gli investimenti o la spesa delle famiglie e distogliere gli investimenti da impieghi potenzialmente più produttivi.

La Bullock ha infine sottolineato il potenziale aumento della pressione sui prezzi dell'energia man mano che l'economia passa alle energie rinnovabili, allontanandosi dai combustibili fossili che rappresentano ancora "oltre un terzo" del valore delle esportazioni australiane. Un effetto che però potrebbe essere compensato dalle industrie a basse emissioni e dalla crescente domanda di minerali per le batterie e nelle turbine eoliche come cobalto, piombo, litio e zinco.