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BCE, Lagarde: stabilità pressi cruciale per stimolare finanza green

BCE, Lagarde: stabilità pressi cruciale per stimolare finanza green
(Teleborsa) –

Il contributo più importante che la BCE possa dare alla transizione energetica ed alla finanza green è mantenere la stabilità dei prezzi. Lo ha affermato la presidente della BCE, Christine Lagarde, alla conferenza congiunta AIE-BCE-BEI sulla transizione verde, in corso a Parigi.

“Gli ultimi anni hanno dimostrato che la volatilità dei prezzi dell’energia e i persistenti cambiamenti nei mercati energetici possono avere implicazioni significative sulla dinamica dell’inflazione“, ha spiegato Lagarde, aggiungendo “abbiamo quindi un interesse comune per una transizione energetica ordinata“.

Richiamando l’importanza del cambiamento climatico e la sempre maggiore frequenza e gravità dei disastri naturali – ultimi quelli verificatisi in Grecia e Libia – Lagarde ha ricordato che il numero di catastrofi è aumentato cinque volte e che una transizione green errata potrebbe avere enormi costi sociali.

La numero uno dell’Istituto di Francofortre ha anche ribadito che occorre evitare di posticipare gli obiettivi climatici, perché l’evidenza dimostra che non si riusciranno ad attenuare i costi della transizione.

Procrastinare rischia di aumentare il conto che finiremo per dover pagare.- ha sottolineato la Presidente – Nel nostro stress test climatico, pubblicato di recente, abbiamo dimostrato che in una transizione tardiva, le banche più vulnerabili si troverebbero ad affrontare perdite del portafoglio prestiti due volte superiori”.

“Il secondo elemento di una transizione graduale è comprendere la sfida. E con questo intendo gli ostacoli specifici che le aziende si trovano ad affrontare nell’investire nella transizione verde”, spiega Lagarde, ricordando che “tre quarti delle imprese europee hanno già effettuato o pianificano investimenti legati al clima entro i prossimi cinque anni. Ma il costo del finanziamento di questi investimenti è un problema. Oltre la metà delle imprese – e il 60% delle PMI – ha indicato che costi di finanziamento troppo elevati pongono ostacoli molto significativi”.

Per la numero uno della BCE è quindi indispensabile “promuovere il mercato della finanza verde”, in quanto questo “ridurrebbe il premio per il rischio e abbasserebbe i costi di finanziamento.

Lagarde ha poi definito i “prestiti agevolati da fonti pubbliche uno strumento importante per ridurre il costo degli investimenti verdi”, ma ammette che “circa la metà delle aziende intervistate ritiene le garanzie pubbliche insufficienti“. “Quasi il 40% delle aziende ritiene che la mancanza di volontà degli investitori di finanziare investimenti verdi – aggiunge la Presidente – sia un ostacolo molto significativo”.

“In un momento in cui enormi pool di capitale privato sono alla ricerca di investimenti ESG, ciò indica una grave inefficienza in Europa. Questo è il motivo per cui ho costantemente sottolineato la necessità di completare l’unione dei mercati dei capitali in UE in modo da ampliare il bacino di investitori cui hanno accesso le aziende europee”, ha concluso.