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The Urban Mobility Council: dalle green box uno strumento per la mobilità del futuro

Teleborsa  |
27/06/2023 10:08

(Teleborsa) - The Urban Mobility Council è il Think Tank della mobilità, promosso dal Gruppo Unipol con il Patrocinio della Commissione Europea.
Durante il forum di quest'anno, dedicato ad energie, industrie e infrastrutture per la mobilità a zero emissioni, è stato presentato uno studio realizzato dal Politecnico di Milano, analizzando i dati di movimento, attraverso "le scatole nere" installate da Unipol sui veicoli dei propri clienti nelle provincie di Bari, Roma e Brescia, per un totale di 360 milioni di spostamenti relativi a oltre 226.000 veicoli.

Dai dati emerge che l'E-Private Mobility Index, cioè la percentuale di veicoli tradizionali (a motore endotermico) che può essere effettivamente sostituita da veicoli elettrici, non è uniforme sul territorio nazionale ed è pari al 17% nella provincia di Roma, al 28% nella provincia di Brescia, al 42% nella provincia Bari. La difformità - spiega la ricerca - è frutto della diversa estensione geografica, dei servizi presenti sul territorio e delle abitudini di guida della popolazione ed è inversamente correlata ai km percorsi (più chilometri meno auto elettriche).


Lo studio ha misurato anche la fattibilità economica dell'investimento in un'auto elettrica, tenendo conto che in Italia un'auto privata ha una durata media di 8 anni e che, una delle variabili che maggiormente incide sulla fattibilità economica, è il costo della ricarica. E' così emerso che, nella provincia di Roma tutte le auto elettrificabili (il 17%) sarebbero ammortizzabili in 8 anni se la ricarica avesse un costo di 0,2 euro per KWh (costo pre crisi energetica); se il costo aumentasse a 0,36 euro per KWh (costo post crisi energetica), solo il 7% delle auto identificate andrebbe a break even in 8 anni. Le stesse percentuali sono 7% e 3% per Brescia, 13% e 6% per Bari.

"Lo studio fatto sui dati telematici in collaborazione con UnipolTech ha dato evidenza quantitativa di due concetti fondamentali. Il primo è che l'impatto ambientale dell'uso di un veicolo (in particolare le sue emissioni di C02) è largamente legato al tipo di utilizzo del veicolo, ancor più che alla sua classe EURO", ha spiegato Sergio Savaresi, Direttore del Dipartimento Elettronica Informazione e Bioingegneria,, sittolineando "il secondo è che, mantenendo il classico modello di automobili ad uso privato, l'effettiva elettrificabilità difficilmente può superare il 30%".

Analizzare e gestire l'impatto ambientale di ogni veicolo in base all'utilizzo, tuttavia, aprirebbe scenari inediti ed estremamente analitici per la politica, che potrebbe pianificare politiche efficaci per la gestione del traffico e delle ZTL, con risultati interessanti soprattutto per i consumatori.

Analizzando le opportunità della mobilità elettrica, la prospettiva più importante non risiederebbe nella riduzione delle emissioni, ma in un nuovo paradigma di efficienza che dovrebbe ottimizzare i mezzi effettivamente circolanti. Lo studio evidenzia, infatti, che i veicoli non immediatamente elettrificabili potrebbero continuare a circolare, a certe condizioni anche nelle ZTL, ed il loro impatto sarebbe rilevato da una green box a sostituire la black box.

Cambiando gli scenari tecnologici cambiano giocoforza anche gli scenari legati al mondo dell'assicurazione. "Con la nascita di nuovi paradigmi di mobilità il ruolo delle compagnie di assicurazione non può limitarsi ad assicurare l'auto ma offrire anche nuovi servizi", commenta Matteo Laterza, Amministratore Delegato UnipolSa, aggiungendo "come Gruppo Unipol seguiamo con interesse l'attività svolta dai Comuni in tema di pianificazione infrastrutturale con l'obiettivo di garantire ai cittadini l'accesso a servizi che promuovano la mobilità sostenibile, come l'installazione delle colonnine elettriche, l'apertura di nuovi parcheggi e fermate del trasporto pubblico così da incentivare i viaggi multi-modali, aumentando la sicurezza stradale".

Per Carlo Ratti, architetto, urbanista e ingegnere, Direttore Senseable City Lab, MIT di Boston, "stiamo vivendo un periodo molto interessante, di grandi trasformazioni a livello tecnologico e sociale" ed "uno dei settori più interessati al cambiamento è quello della Mobilità, dove i veicoli stanno diventando "computer su ruote" in grado di produrre e raccogliere enormi quantità di dati".

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