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Arera: "Con approvazione TIDE maggiore sicurezza, partecipazione ed efficienza al minor costo"

Teleborsa  |
28/07/2023 09:34

(Teleborsa) - Garantire la sicurezza del sistema elettrico, in modo efficiente e al minor costo, considerando la crescita delle fonti rinnovabili non programmabili, la generazione distribuita e la riduzione dell'utilizzo degli impianti programmabili. Con l'approvazione del TIDE – Testo
Integrato del Dispacciamento Elettrico, che entrerà in vigore dal 2025, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente pone le basi per il futuro, affinché sia davvero possibile continuare a beneficiare dell'energia elettrica con gli attuali livelli di qualità in un contesto con più fonti rinnovabili aleatorie e meno impianti termoelettrici programmabili. Inoltre, si razionalizzano in un unico documento tutte le disposizioni adottate nel corso degli anni in coerenza con le metodologie europee, nonché incorporando nella regolazione a regime l'esperienza dei progetti pilota nel mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).

Il TIDE propone un modello di dispacciamento (cioè il processo di controllo e gestione della produzione, della trasmissione e della distribuzione dell'energia elettrica) in cui tutte le risorse della rete possono assumere il ruolo di produrre o consumare energia e quello complementare di modificare la produzione e i consumi, su richiesta del gestore della rete (e in futuro anche su richiesta del
distributore locale). Un sistema – evidenzia l'Arera – costruito per far competere sullo stesso piano risorse concentrate e risorse distribuite, basato su piattaforme organizzate che assicurino che siano selezionate, in ogni momento e per ogni specifica esigenza, le risorse di flessibilità più efficienti, cioè quelle che sono in grado di modulare produzione o carico al minore costo.

"Preparare per tempo il futuro è la condizione migliore per non farsene sorprendere quando arriverà e, nel frattempo, si mantiene alto il presidio dei livelli di qualità raggiunti dal nostro sistema elettrico – afferma Stefano Besseghini presidente ARERA –. Con questa regolazione stiamo abbattendo in via definitiva le barriere storiche che impedivano a qualsiasi soggetto di offrire la propria disponibilità a
modificare produzione o carico, un passaggio necessario, poiché la transizione comporta investimenti da parte di soggetti privati che devono avere visione delle regole e fiducia nella loro stabilità".

La premessa è che – spiega l'Arera – in un sistema elettrico occorre garantire in ogni istante l'equilibrio tra la produzione elettrica e il consumo. È necessario quindi trovare un modo per garantire che ci sia sempre abbastanza energia elettrica disponibile per soddisfare la domanda, anche quando la produzione da fonti rinnovabili è bassa. Questo può essere fatto utilizzando impianti programmabili, modulando la domanda o una combinazione di entrambi. Ciò richiede che anche i clienti e i produttori da fonti rinnovabili siano chiamati a operare in modo più attivo, mettendo a disposizione del sistema elettrico la propria capacità di modificare la produzione e il consumo all'occorrenza, anche spostandoli nel tempo. L'innovazione del TIDE e le sperimentazioni relative a nuovi servizi di flessibilità, rese possibili dalla regolazione dei progetti pilota, lo consentiranno anche per il tramite di nuovi soggetti aggregatori in grado di gestire la flessibilità della
produzione e del consumo di una pluralità di clienti e produttori, in modo del tutto indipendente dai venditori di energia elettrica.

Tra le novità del TIDE, infatti, c'è la neutralità tecnologica, secondo il quale non è data una priorità ad una fonte di flessibilità rispetto ad un'altra, ma l'unico fattore discriminante deve essere il prezzo chiesto per l'erogazione del servizio; nessun limite di potenza minimo per la partecipazione al mercato dei servizi; istituzionalizzazione di due soggetti potenzialmente distinti che svolgono in modo autonomo le
due attività di trader responsabile della programmazione di produzione/consumo (il BRP, Balance Responsible Party), che si occupa della commercializzazione del quantitativo di energia definito, e un responsabile della parte ancillare relativa ai servizi (il BSP, Balancing Service Provider) che esegue le movimentazioni.

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