(Teleborsa) – Al Palazzo dei Congressi di Roma si sta svolgendo la conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina. Una rinascita che il governo punta a far passare anche dall’Italia, che vuole giocare un ruolo da protagonista in questa sfida, pianificando una strategia prima che il conflitto finisca. Fitto il calendario: in mattinata si è svolta una sessione a porte chiuse composta da 7 tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari. Nella sessione plenaria spazio agli interventi istituzionali, che sono stati aperti dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Al termine sono previsti incontri b2b e b2g, a porte chiuse, per dare concretezza ed operatività al sostegno italiano. La conferenza sarà chiusa dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal premier ucraino, Denys Shmyhal. Il presidente Volodymyr Zelensky ha invece inviato un messaggio video. Per il governo italiano presenti anche i ministri Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso.
Tajani ha sottolineato che “la ricostruzione è parte fondamentale dell’azione di vicinanza che noi italiani, noi europei, vogliamo concretamente dimostrare all’Ucraina. E’ un passo importante perché l’Ucraina sarà parte importante dell’Ue e del mercato unico. È giusto quindi che si inizi a lavorare. La ricostruzione inizia ora e noi vogliamo essere in prima fila, ponendone le basi”.
“Siamo a Roma – ha fatto sapere il primo ministro ucraino Denys Shmyhal dal suo canale Telegram – per partecipare alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. Discuteremo di questioni urgenti con il presidente, il primo ministro e il ministro della Difesa e degli Esteri italiani, nonché con i capi delle Camere del Parlamento italiano. Abbiamo in programma di firmare una serie di documenti bilaterali che contribuiranno alla ricostruzione dell’Ucraina”. Secondo il capo del governo, il gabinetto, insieme ai suoi partner internazionali, sta formando un “forte e incrollabile sostegno” all’Ucraina in tutto il mondo, attirando le imprese straniere nella ricostruzione del Paese in difficoltà. Il premier ucraino sarà ricevuto da Papa Francesco il 27 aprile, alla vigilia della visita apostolica del Pontefice in Ungheria.
Nel frattempo la vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Gelsomina Vigliotti, ha dichiarato che “sono necessari 14 miliardi di dollari per le priorità più urgenti dell’Ucraina nel 2023: bisogna concentrarsi su investimenti che non possono aspettare la fine della guerra. Dobbiamo affrontare questi fabbisogni adesso, sostenendo l’economia per evitare ulteriori perdite e ulteriori danni”. La Bei finora ha fornito un sostegno di “2 miliardi euro per i servizi pubblici, progetti infrastrutturali che contribuiranno a migliorare le condizioni di vita della popolazione, come l’ammodernamento degli ospedali di Kiev e Odessa, strutture educative a Zaporizhzhia e Sumy”. Oltre a questo, ha aggiunto, “ci saranno strade e ferrovie da rimettere in sesto, intervenire su acqua potabile, sistema fognario e risorse per garantire la crescita del settore privato. Bisogna garantire un flusso continuo attraverso l’Ucraina”.
Vigliotti ha infine sottolineato che la Bei sta lavorando con tutti i potenziali donatori. Quanto all’Italia, è al fianco con forza alla Bei, e “noi siamo pronti a sostenere i partner italiani” nei progetti che porteranno avanti in Ucraina in settori come “infrastrutture, resilienza energetica, agricoltura, edilizia, trasporti”.
Ucraina, a Roma la conferenza bilaterale per la ricostruzione
