(Teleborsa) – Diciotto miliardi di euro: a tanto ammonta il movimento economico complessivo del turismo in Italia nelle festività di Natale 2023 e Capodanno 2024 tra il 22 dicembre e il 2 gennaio. Un giro d’affari garantito da sette milioni di turisti, ai quali si aggiungono gli escursionisti, che non pernottano e si limitano a una giornata fuori dalle mura domestiche.
Lo rileva una indagine condotta tra i propri associati di tutta Italia da CNA Turismo e Commercio dalla quale emerge anche che i turisti che pernotteranno in strutture alberghiere ed extra-alberghiere saranno appunto sette milioni: 4,5 milioni gli italiani e 2,5 milioni gli stranieri. A 15 milioni ammonteranno i pernottamenti, dei quali nove milioni a carico dei turisti italiani e sei milioni dei turisti stranieri.
A trainare l’industria del tempo libero la cultura: città e borghi d’arte, musei aperti anche nei giorni festivi, parchi archeologici, teatri in piena attività. Significativa l’attrazione delle attività esperienziali, quelle in cui ci si sporca letteralmente le mani, che gravitano intorno all’artigianato e all’agricoltura. Alla ricerca dei gioielli dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico si muoveranno in molti. Rilevante il ruolo del “turismo delle radici”, il ritorno alle terre ancestrali che coinvolge soprattutto italiani urbanizzati ma anche stranieri che percorrono a ritroso il cammino dei loro antenati. E, naturalmente, apprezzate le località montane: dalle Alpi agli Appennini in tanti festeggeranno in uno dei modi più classici possibili, tanto più se la neve avrà imbiancato il paesaggio.
Intanto, sempre secondo una indagine della CNA Agroalimentare il pranzo di Natale “batte” il tradizionale cenone della vigilia. Per la precisione, circa il 55 per cento degli italiani opta per un pranzo con le persone più care nel giorno di Natale. Il numero dei commensali non è un problema: da due in poi è sempre aria di festa. A far propendere la bilancia per il pranzo di Natale sono le donne, i giovani, i residenti nelle regioni settentrionali.
Rispetto a una indagine simile condotta dalla CNA nel 2018 i favorevoli al pranzo di Natale sono aumentati di tre punti percentuali, all’incirca la quota persa dai sostenitori del cenone della Vigilia.
Vacanze Natale-Capodanno, CNA: giro d’affari 18 miliardi
