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Decreto salva infrazione, Anief spiega i vantaggi per i supplenti annuali

Teleborsa  |
04/08/2023 12:16

(Teleborsa) - "Grazie all'azione di Anief, siamo riusciti a ottenere, grazie al decreto inflazione, la carta docente per i supplenti annuali a partire dal prossimo anno", E' quanto ricorda Marcello Pacifico, Presidente del giovane sindacato della scuola, ricordando che "i supplenti annuali sono sempre più numerosi, se ne attendono 35.000 in più, per arrivare a quota 80mila il prossimo anno".

"Grazie ai ricorsi portati avanti dall'Anief per tutti i precari, i supplenti annuali potranno utilizzare la carta docente per l'attività di formazione, che fino ad ora era riservata solo al personale di ruolo", sottolinea il sindacalista.

"Questi supplenti annuali saranno selezionati anche per le immissioni in ruolo, grazie alla ricostruzione di carriera che permette il riconoscimento per intero del servizio pre-ruolo. Si tratta - spiega Pacifico - di un'altra novità ottenuta dall'Anief grazie alla vittoria in Corte di Cassazione ed in Corte di Giustizia europea, visto che la normativa precedente riconosceva solo due terzi del servizio pre-ruolo per 20 anni. Questo significa che non si perderanno più 20-25mila euro, a seconda dell'anzianità di servizio pre-ruolo, durante i primi 20 anni di carriera".

"Questi sono solo due piccoli passi, due piccole battaglie portate avanti dal sindacato, ma ora Anief continuerà a lottare per far riconoscere questo diritto a tutti e per estenderlo a tutti", ribadisce il Presidente, aggiungendo "continueremo a portare avanti le cause nei tribunali, dove abbiamo sempre vinto negli ultimi sette mesi, ottenendo 1.700 sentenze positive che hanno portato a 6,6 milioni di euro di risarcimento a favore dei precari".

"Sono numeri impressionanti, ma ancora pochi rispetto al gran numero di precari che non vengono stabilizzati dallo Stato. Per questo motivo - conclude Pacifico - chiederemo nella Legge di Bilancio di tornare al doppio canale di reclutamento e di raggiungere finalmente la parità di trattamento economico e giuridico. Nel contratto abbiamo ottenuto riconoscimento solo per tre giorni, ma sono necessarie risorse per raggiungere questa parità di trattamento, altrimenti saremo costretti a presentare un reclamo alla Commissione europea per la continua violazione delle norme europee".

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