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Canone RAI, quali ipotesi per il futuro? Cosa ha detto Giorgetti

Teleborsa  |
27/07/2023 09:23

(Teleborsa) - "Ci sono allo studio varie ipotesi di riforma del canone RAI, che si differenziano anche in base all'orizzonte temporale". Lo ha detto il Ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell'audizione in Commissione di vigilanza Rai sulla schema di contratto di servizio, aggiungendo che per "definire meglio le ipotesi di riforma e il perimetro del servizio pubblico è stato convocato uno specifico tavolo presso il Mef, in un'ottica di breve periodo".



Garantendo l'attuale livello di finanziamento pubblico, ha precisato il Ministro "una delle ipotesi di riforma prevede lo scorporo dal canone della quota destinata agli investimenti sostenuti dalla Rai per ottimizzare la capacità trasmissiva. Tale quota, che ammonta a circa 300 milioni di euro annui, potrebbe essere posta a carico della fiscalità generale con un graduale calo del canone".

Considerando "un'ottica di ampio periodo" si potrebbe valutare la possibilità di legare il pagamento del canone televisivo al possesso di uno smartphone, in considerazione delle nuovo modalità di fruizione dei contenuti della Rai. Per la riforma del canone, ha detto "ci si deve interrogare sul presupposto dell'imposta, che attualmente è legato al possesso di un apparecchio televisivo in presenza di un contratto di energia . Ma le nuove modalità di trasmissione e di sviluppo di piattaforme multimediali come Raiplay consentono di accedere ai contenuti della Rai utilizzando diversi device, come smartphone e tablet. Qualora quindi il presupposto dell'imposta dovesse essere il possesso di una utenza telefonica mobile, l'ampliamento della platea comporterebbe la riduzione del canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di soggetti mentre le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni".

"A leggere la voce 'costi esterni' sul bilancio Rai c'è da restare perplessi. Questa è un'area in cui si possono conseguire più facilmente razionalizzazioni", ha concluso Giorgetti.

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